sabato 29 maggio 2010

The guardian


I remember snow and all its stories
Now that the springtime is so full
While the guardian keeps his own glory
I am trying to find new useful tools

And there is no trace of fear on his eyes
Even if the shades and the tears from the sky
And he’s got no time as my fantasy
When the people cry I wonder what he thinks

I sink again into the springtime
Through the mountains and the grass
And the guardian is always there
Since my memory exists

I wonder once again the meaning
Of his inhabiting the roof
She always said he was our guardian
And I believe she had hot the proof


I know it’s not a simple story
That someone vainly goes on to account
There’s something sacred in his showing
His self in front the valley now

And there is no tongue could really tell the truth
But there is a world that lives outside our rules
And I feel a part of this mystery
When the people die I wonder what he thinks

I sink again into the springtime
Through the mountains and the grass
And the guardian is always there
Since my memory exists

I wonder once again the meaning
Of his inhabiting the roof
She always said he was our guardian
And I believe she had hot the proof

4 commenti:

  1. Il guardiano

    Mi ricordo la neve e tutti i suoi racconti
    Ora che la primavera è così piena
    Mentre il guardiano mantiene la sua gloria
    Io sto cercando di trovare nuovi utili strumenti

    E non c’è traccia di paura sui suoi occhi
    Nonostante le ombre e le lacrime dal cielo
    Egli non ha tempo, come la mia fantasia
    Mi chiedo cosa penserà quando le persone piangono..

    Annego di nuovo nella primavera
    Tra le montagne e l’erba
    E il guardiano è sempre là
    Da quando la mia memoria esiste

    Mi chiedo per l’ennesima volta il significato
    Del suo abitare il tetto
    Lei diceva sempre che lui era il nostro guardiano
    E io penso lei avesse la prova

    So che non è una semplice storia
    Di quelle che si raccontano inutilmente in giro
    C’è qualcosa di sacro nel suo mostrarsi
    Di fronte alla valle ora

    E non c’è nessuna lingua che possa davvero dire la verità
    Ma c’è un mondo intero che vive al di fuori delle nostre regole
    E io mi sento parte di questo mistero
    Mi chiedo cosa penserà quando le persone muoiono

    Annego di nuovo nella primavera
    Tra le montagne e l’erba
    E il guardiano è sempre là
    Da quando la mia memoria esiste

    Mi chiedo per l’ennesima volta il significato
    Del suo abitare il tetto
    Lei diceva sempre che lui era il nostro guardiano
    E io penso lei avesse la prova

    --

    Questa “statua” sta sulla cima del camino della casa di mia nonna, in montagna. Lei ha sempre detto che è un “guardiano” e il suo compito è proteggere la casa e i suoi abitanti dalle avversità e dalle energie negative. Daniel

    RispondiElimina
  2. E' bello crederci Daniel, che sia lì come un riferimento, un punto fermo che tutto guarda e controlla, questi tuoi ricordi espressi in modo così "musicale" danno speranza ...mi piace pensare che tutto abbia un'anima, un suo perchè...
    Ti abbraccio.

    ps. questi pensieri sono per una persona che mi ha donato tanto:-)

    A te che sei Poesia
    va il mio amore
    grande forte sicuro
    a te che sei essenza
    dei miei giorni più belli
    io parlo ed
    anche da lontano
    tu mi ascolti
    e pronta
    è la tua mano...

    RispondiElimina
  3. Ci sono saggezze che vanno oltre la mente, la memoria e la logica umana... ma questa saggezza se l'ascoltiamo ci canta dentro e tu... sai anche metterla in poesia e musica...
    Un abbraccio...
    Fly

    RispondiElimina
  4. Per Riri
    Mia cara... sono parole splendide le tue.. cosa ci può essere più bello di essere paragonati alla poesia? Grazie sempre... un abbraccio forte...

    Per Fly
    La saggezza di Dio a volte raggiunge anche noi.. con qualche scintilla di luce... e noi non possiamo che essere riconoscenti..
    un forte abbraccio
    Daniel

    RispondiElimina