Solo la lieve bruma
e un prato di stelle
a cantare la notte
invocando i sogni.
In questi giorni di attesa
le balene dei miei pensieri
incendiano l’oceano
del mio inconscio nebbioso
e creano mostri futuri
nati dai bianchi cadaveri
d’aspettative impiccate.
Nell’immagine: Douglas Prince – “Self Portrait as a Dreaming Man”
Un po' inquietante l'immagine, ma i versi li trovo splendidi..l'attesa è sempre un momento importante per me, a volte genera cose nuove, altre aspettative inutili...
RispondiEliminaadesso aspetto la primavera:)
Un abbraccio grande dolce e giovane Poeta.
I tuoi versi non potevano essere più vicini a ciò che sto vivendo... "di aspettative impiccate".
RispondiEliminaTi abbraccio.
Per Riri
RispondiEliminaIl problema è che questa sembra la primavera ma non lo è! è un'illusioneee!
Ti abbraccio e grazie
d
Per Sonia
Mi dispiace cara, ti capisco bene.. purtroppo le aspettative sono un veleno terribile ... si dovrebbe eliminarle.. ma siamo umani..
un abbraccio
d
Ci sono molte illusioni, ma alcune sono indispensabili...
RispondiEliminaUn abbraccio caro.
speriamo davvero nella rinascita (magari con aspettative meno "soffocate") :-)
RispondiEliminaPer Riri
RispondiEliminaCara, hai ragione, le illusioni a volte ci consentono di vivere. ti abbraccio forte
Per Agane
Benvenuta e grazie!
daniel
Caro che immagini incisive... si sente urlo dell'attesa ancora trattenuto...
RispondiEliminaUn bacio
Fly
Per Fly
RispondiEliminaCara per ogni poesia è un sogno essere definita un urlo! thankssssss kisssssss
d