mercoledì 30 aprile 2014

Sambuco e vite












Vorrei salvare un angolo
di poesia antica
mentre osservo la pioggia
stringere l’abbraccio
del sambuco lento a bruciare
con la vite infuocata
e del caprifoglio appariscente
con il ligustro che occulta
me stesso alla vista altrui.

L’esplosione del nocciolo 
accanto all’acqua sacra
mi rammenta la potenza
 del sangue e delle ossa
l’altare su cui celebro
l’eucarestia della vita.

Dell’anno si compie la metà
e dalle mie mani appassite
sembra sfuggire ogni senso.

Beltaine 2014

6 commenti:

  1. Finchè appassiscono le mani e non la testa (ed il cuore) le cose vanno bene.

    Un saluto!

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  2. Per Baol
    Hai proprio ragione!
    un saluto
    d

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  3. Che bei versi! Leggerli è stata davvero una bella esperienza!

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  4. Per Carmine
    Grazie mille per le tue parole e per essere passato di qui.
    un saluto
    daniel

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  5. Ogni albero ha la sua vocazione anche se il bosco è uno solo... Appassiamo quando... non prendiamo Luce...
    un abbraccio
    Fly

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  6. Per Fly
    Esatto cara, ogni albero è una preghiera diversa a Dio.
    embraceeee
    d

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