Le cicale cantano la sete
nei giorni del sacrificio:
hai distrutto gli anni
calpestato le intenzioni
con superbia vergine
inviolata da ogni dubbio.
Solo diciassette lacrime
dal mio occhio sinistro
per ricordare epoche
di affinità e discordie
accanto al cadavere
della tua umanità.
Nella foto una immagine della chiesa di Maria Santissima della Misericordia, popolarmente indicata anche come Chiesa dei morti (Foggia)
Difficile afferrare il senso dei tuoi versi splendidi. Mi piacerebbe comprendere.
RispondiEliminaPer Sonia
RispondiEliminaMia cara, sempre bello leggerti qui. La poesia è di bello proprio questo... senza svelare nulla, riesce a creare briciole di bellezza nel dolore, sublimandolo.
un forte abbraccio