In questa Pasqua asettica
la sola lingua parlata
è quella degli uccelli
che benedicono il sole
generoso e abbondante
mentre inonda il giardino
e riempe di luce antica
la sclera bianca dei miei occhi.
* “Il verbo degli uccelli” è un poema in persiano di Farīd ad-dīn ʻAṭṭār.
Fosse asettica!
RispondiEliminaPer amanda
RispondiEliminaasettica da un punto di vista sociale…
non certo medico purtroppo …