In questa casa zoppa
abbandonata
al caos del tempo
al sisma insensato
cerco tracce di te
come segugio affamato
di ricordi.
Rimangon solo la polvere
- il linguaggio dell’assenza -
e le ombre desolate
bucce di gioia trascorsa.
Nella borsa sgualcita
il tuo libro dell’orazioni
memoria tua che sempre
avrò nelle mie mani.
* “Bucce” in dialetto centese.
Cento (Fe), 24 gennaio 2013
Tracce..a volte sono importanti per emergere dalla sofferenza, tracce di gioia..una poesia bellissima, dove echeggia l'amore e l'assenza-presenza..
RispondiEliminaUn abbraccio.
Per Riri
RispondiEliminaGrazie sempre cara per la tua infinita sensibilità. un forte abbraccio
Ricordo vivo non solo atraverso un scritto,un scritto che ricorda il amore di una preghiera,di una disciplina,di una carezza nel adormentarse.Ricordo di una presenza sempre viva che ancora seduta nella sedia nel suo angolo di vita rimane a guardare il suo frutto di felicita...ma non vuole una lacrima,vuole un sorriso perché dal alto la sua borsa di orazioni sempre ci sara.Il mio saluto sentito. Angelo
RispondiEliminaPer Angelo
RispondiEliminaè bello rileggerti qui dopo tanto tempo, amico Angelo, mi scalda il cuore. Grazie per la tua squisita sensibilità che come vedo rimane immutata. Un abbraccio. D
Hai raccolto la cosa più preziosa.. e so che saprai farne tesoro...
RispondiEliminaUn abbraccio grande...
Fly
Per Fly
RispondiEliminaPurtroppo non sono molto portato alla preghiera negli ultimi tempi.. ma è comunque un ricordo inestimabile..
grazie cara
ti abbraccio
d
Caro Daniele,
RispondiEliminanon devi cercarli, perché i ricordi quelli indelebili e più belli sono già dentro te ;-)
Ti abbraccio forte!
Coraggio!!
Elyse
Per Elyse
RispondiEliminaMia cara.. hai ragione.. purtroppo è una grande debolezza umana quella di cercare i ricordi negli oggetti... un abbraccio
grazie
d