lunedì 6 gennaio 2025

There's so much here that I don't understand

 

In questi giorni di parentesi dall’usuale quotidianità, tutto viene rimesso in discussione. Servono improvvisamente nuovi rituali giornalieri perché quelli soliti non funzionano più. Così mi scopro nudo di fronte al mondo, senza barriere o maschere definitorie. E mi vedo irrimediabilmente e inequivocabilmente invecchiato. Il mio viso irriconoscibile, le mie mani venose, i miei occhi stanchi. Vorrei capire perché. La favola del tempo non mi basta più. E non riesco a farmene una ragione. “Take a look at my body, look at my hands. There's so much here that I don't understand”. Per invecchiare, ci vuole una ragione, un contrappeso. Vedersi decadere così, porta con sé la necessità di osservare contemporaneamente qualcosa d'altro che cresce in vigore, luce, poesia. Allora sì, si riesce a motivare tanta decadenza. Si riesce a provare compassione per lo squallore incipiente. Ci si riesce ad accettare. In mancanza di questo, ci si sente derubati e maltrattati. La pena sostituisce la compassione. “Because I've been treated so wrong, I've been treated so long as if I'm becoming untouchable”. Il solo balsamo è l'oscurità. La dolce accettazione della tristezza e della debolezza. “Oh, I need the darkness, the sweetness, the sadness, the weakness. Oh, I need this, I need a lullaby”. 

Le parti in inglese sono tratte da “Untouchable” di Natalie Merchant

domenica 5 gennaio 2025

Befana

 












Canta la befana 
nella sera ventosa 
canto di popolo 
illusione di comunità. 

Eppure io 
non sono mai stato 
così solo 
sterile 
fragile 
prosciugato. 

Questo luogo denso 
di ricordi di vita 
mai davvero vissuta 
mi ricorda 
ancora una volta 
la mia estraneità 
al mondo. 

Vallorsara 5 gennaio 2025

martedì 31 dicembre 2024

Since

 

LISTEN TO - ASCOLTA

 

 

 

 

 

 

 

 

Since I have become a monster 
the moon is no more bright 
and I hide myself from the sun in the daylight 
 
Since my mind has become a oyster 
full of the darkest tides 
I can’t escape I want to erase myself from my life 
 
But only on the roof 
close to the snow 
I can find a moment 
peaceful 
 
Though no I don’t know 
I’m here alone 
how much this great moment 
will be long 
 
Since I have lost my ways to foster 
my self-esteem I find 
one thousand thoughts to bury my skills to survive 
 
Since I have lost my youth at poker 
against my sadic side 
I am a sad and failed old man waiting to be wiped 
 
But only on the roof 
close to snow 
I can find a moment 
peaceful 
 
Though no I don’t know 
I’m here alone 
how much this great moment 
will be long

lunedì 30 dicembre 2024

By the bright leaves in the garden

 

Solo pochi giorni fa mia madre mi ha portato alcuni contenitori che ha trovato in casa sua, in salotto. All’interno di un mobiletto sul quale io avevo messo un’etichetta con su scritto “erboristeria”. Nelle scatole c’erano sacchetti di carta con all’interno erbe curative di ogni tipo: alcune note - come le erbe aromatiche che tutti conosciamo - altre meno, come le erbe selvatiche con proprietà benefiche diffuse nell’Appennino settentrionale. C’era anche un foglietto ingiallito scritto, con la mia bella calligrafia di allora, una sorta di indice: rosa canina, foglie e piccioli di amarena, coda cavallina, farfara, trifoglio dei prati, malva, sambuco rovo, camomilla romana, cicoria, lavanda, biancospino, foglie di noce, menta piperita. Sui sacchetti erano indicati il nome e le proprietà di ciascuna erba e anche la data e il mese della raccolta. Da giugno a ottobre. 1996. 1997. Ero un adolescente in fuga da una realtà che mi terrorizzava. Mi nascondevo qui, in questa valle giardino. E avevo trovato una guida, una salvatrice che mi distraeva dall’abisso in cui rischiavo di finire, mostrandomi i segreti della natura. I profumi, i sapori e le bellezze dei prati e dei boschi intorno a noi. E ancora la ricordo, in mezzo alle nostre foglie ed erbe magiche, sotto l’ombrellone di estati senza fine. “By the bright leaves, in the garden of my saviour. As the parasol gently shades her”. Riavere in mano dopo quasi trent'anni quelle erbe che ancora hanno un residuo aroma, mi ha precipitato indietro in un passato che non ha più molto a che fare con quello che sono oggi. Oggi quella vita l’ho lasciata dietro di me e sono una persona completamente diversa. “With our old lives left behind us, we are new now”. Ma per certi versi rimpiango quei momenti di totale devozione, in giro per il vecchio bosco: mi illudevo allora che tutto ciò fosse abbastanza per me. Che fosse l’unica cosa che volevo essere. L’unica cosa che volevo vedere intorno a me. “Only way I want to be, only thing I want to see,by the old wood”. E in effetti per alcuni anni fu sufficiente per salvarmi. Poi tutto cambiò. E iniziò il calvario che mai quel ragazzino amante delle erbe e della natura avrebbe potuto immaginare. Cosa resta di quel tempo? Io sono ancora nello stesso luogo, oggi più di prima. Ma è tutto differente. E diverse sono le persone intorno a me. Lei non c’è più e io, forse, nemmeno. Il mio viso è irriconoscibile. La mia anima pesante come un macigno. I miei sogni, tutti evaporati. Prendo uno dei sacchetti e lo butto nel caminetto acceso. Erbe raccolte in un’altra vita. Il fumo sembra non distinguere le essenze, l’odore sembra lo stesso per tutte. Ma il fuoco mi rammenta le candele accese in mezzo ai tulipani e le falene volare intorno ai nostri sorrisi. Nel piccolo giardino. “Burning in the garden as the moths fly through the flames like our little haarlem”. 
 
Le parti in inglese sono tratte da “Willow” dei JJ72

sabato 28 dicembre 2024

Blackwaterside

 

Da qualche settimana sento di stare affondando più del solito. In acque scure e melmose che conosco bene. Ma se, il più delle volte, sento la melma soltanto sotto le piante dei piedi, ora invece la sento nelle mani e in bocca. Inizio a temere di non uscire più. So perfettamente che, oltre che da tutto ciò che non va bene nella mia vita, questa situazione dipende dal mio modo di pensare. Dalla mia mente che sostanzialmente mi odia e mi fa credere che le acque in cui sono immerso siano ancora più scure della realtà. Mi dice che sono io l’artefice di ogni mia sfortuna che tutto quello che posso fare è andare a casa e piangere. “Go home, go home, to your father's garden, go home and weep your fill and think upon your own misfortune which you bought with your wanton will”. Ho chiesto aiuto e mi sono stati dati alcuni suggerimenti che però spesso mi sembrano banali. La verità è che sono in un circolo vizioso. Più sto male e più non mi sento degno di fare qualcosa per stare meglio. Ammesso che io sappia cosa mi possa fare stare meglio. Mi rendo conto di avere una visione distorta della realtà sia in termini di autopercezione che in termini di aspettative verso gli altri. So anche che basta poco per risalire un minino dall’abisso ma che ci vuole una forza di volontà pazzesca anche solo per fare un passo verso l’alto. Per alcuni giorni, sono riuscito ad alzarmi prima e fare yoga davanti alla finestra ad ovest, osservando la luna tramontare. E ascoltando musica. Un piccolo riconoscimento verso me stesso, per cercare di aiutarmi. Anche se non so quanto ormai ne valga la pena.

Le parti in inglese sono tratte da “Blackwaterside” (traditional Irish song).

venerdì 27 dicembre 2024

You spread your wings, you had flown away to something unknown

 

Il giorno di natale sarebbe stato il tuo compleanno cara Anna.E invece sono mancati quei doppi auguri che tutti erano soliti farti. Qualcuno lo ha comunque fatto su quel tuo profilo on line, ormai disabitato. Poche settimane fa il triste annuncio. Inatteso come neve in agosto. Un male ti ha portato via in pochissimi giorni, meno di un mese dalla diagnosi. Come è possibile? La totale precarietà della vita mi è arrivata addosso come uno schiaffo in faccia. Oggi ci siamo, domani non più. Poi, immediatamente dopo, un altro sentimento ha invaso il mio cuore: il profondo e sconfinato senso di ingiustizia. Ti ricordo come una persona di una dolcezza e di un’eleganza infinite. La tua sola presenza sapeva smorzare ogni tensione nel gruppo. La tua voce delicata metteva addosso un senso di pace. Eppure sei stata strappata via improvvisamente alla tua vita, senza preavviso, lasciando incompiuto ogni tuo progetto, lasciando attonite le persone che ti amavano. Così, spietatamente. Una tua recente foto, quella che avevi come profilo, fa davvero pensare che tu abbia spiegato le tua ali e sia volata altrove. “You just faded away, you spread your wings, you had flown away to something unknown”. Non ci vedevamo da un po’ io e te. Ma per anni ci siamo incontrati un po’ dappertutto, nelle trasferte in giro per l’Italia e quindi ho tanti ricordi in tanti luoghi diversi legati a te. Uno degli ultimi, o forse quello che più mi è rimasto impresso nella mente e nel cuore, è quello di noi due a Venezia, mentre camminavamo verso Cà Foscari e, parlando, abbiamo scoperto la comune passione per la cultura ebraica. Nel tuo caso nata da un ex compagno ebreo. Sapevi appassionarti alle cose, Anna, non solo nella tua professione, quella di architetto. Sapevi creare bellezza. Ma nascondevi una fragilità, quella delle persone che si sono dovute reinventare spesso nella vita, che ti rendeva speciale. “You have your special place in my heart, always”. Ma di fronte a questo male assurdo non hai più potuto reinventarti. Mi avevi fatto scoprire anche una straordinaria realtà di supporto alle persone che sono sopravvissute al suicidio o che hanno avuto un lutto da suicidio. Un tema che mi è molto caro. Eri e resti una persona straordinaria, Anna. Con te se ne va una parte bella del mondo. Di quelle sempre più rare e di cui abbiamo sempre più bisogno. Non so se esista davvero un paradiso, ma se c’è, tu ora sarai lì. “Heaven is a place nearby. So there's no need to say goodbye”. 
 
Le parti in inglese sono tratte da “A Place Nearby” di Lene Marlin

martedì 24 dicembre 2024

Of the new light just a cradle

LISTEN TO - ASCOLTA
 

 

 

 

 

 

 

 

This the end of the fall 
this is the beginning of 
winter 
 
This is the end of colours 
this is the darkest spot 
of the year 
 
On the windowsill only a candle 
freshly lit 
of the new light just a cradle 
to begin 
 
From tomorrow a new light will come 
from tomorrow a new light will come 
 
This is my secret hope 
a little little drop 
of life 
 
Maybe I do not know 
no more how to love 
the life 
 
On the windowsill only a candle 
freshly lit 
of the new light just a cradle 
to begin 
 
From tomorrow a new light will come 
from tomorrow a new light will come 
 
20th december