martedì 25 marzo 2008

The passage



There was a fairy
A conscious spirit in the dark wood
And she was waiting
For the sunset to write a new song

It was the last light
Of a winter made of false diamonds
She could call new times
With words the human beings can’t know

And the passage showed up
At the light decay
Everything did sing up
The silence of the faith

I am your father
I am a medicine to you!
I am your mother
As the springtime should be!

There was some peace
Into the water of the small lake
Then a big mist
Made the hell coming in the shame

There will be something
We can’t avoid even if crying
The fairies will come in
Again into the lights of springtime

And the passage showed up
At the light decay
Everything did sing up
The silence of the faith

I am your father
I am a medicine to you!
I am your mother
As the springtime should be!

6 commenti:

Daniel ha detto...

Il passaggio

C’era una fata
Un spirito consapevole nel bosco scuro
E stava aspettando
Il crepuscolo per scrivere una canzone

Era l’ultima luce
Di un inverno di falsi diamanti
Lei poteva chiamare nuovi tempi
Con parole che gli esseri umani non conoscono

Il passaggio si mostrò
Nel momento in cui la luce decadeva
Ogni cosa cantò
Il silenzio della fede

Io sono tuo padre
Sono la tua medicina
Io sono tua madre
Come dovrebbe essere la primavera

C’era un po’ di pace
Nell’acqua del piccolo lago
Poi una grande tempesta
Fece arrivare l’inferno nella vergogna

Ci sarà qualcosa
Che non possiamo evitare, nemmeno piangendo
Le fate torneranno
Di nuovo nelle luci della primavera

Il passaggio si mostrò
Nel momento in cui la luce decadeva
Ogni cosa cantò
Il silenzio della fede

Io sono tuo padre
Sono la tua medicina
Io sono tua madre
Come dovrebbe essere la primavera

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Questa canzone è una sorta di racconto mitologico… una favola volendo… scritta per celebrare il passaggio dall’inverno alla primavera… l’inizio di una nuova stagione.. tutti i momenti di passaggio hanno in sé qualcosa di magico.. e di profetico…

A tutti auguro una primavera serena
Daniel

Anonimo ha detto...

Che strano...vagavo in cerca di una musa e mi ritrovo qui tra i rovi...come un pensiero impazzito.
E' sempre così bello leggerti.

Un abbraccio
A

Anonimo ha detto...

Ci giocavo da piccola..con le fate boschive..e spesso sostituivono mia madre..ero talmente piccola...e sola..che sentivo l' abbandono come non mai..solo i loro canti..e i loro giochi..hanno alleviato..il senso di solitudine..ne sono grata..hanno saputo cullarmi..con il sussurro del vento..e il fruscio delle folgie di grandi alberi..un bacio..e la fantasia..mi ha salvata...maddy

Anonimo ha detto...

Che magiche atmosfere sono evocate da questa canzone... passaggi...
passaggi obbligati... densi di dolore ma allo stesso modo forieri di speranze... una danza tra gli opposti... che si compenetrano per dare vita ad un nuovo inizio...

Tenera voce di primavera... sereno Inizio a Te!

Fly

Fabioletterario ha detto...

Ma... Io avevo lasciato qui un commento... :-( E' sparito?

Fabioletterario ha detto...

In ogni caso, speriamo proprio che la primavera arrivi... Qui da me fa un freddo boia!