"Woman you got too many brambles, hiding under these bushes. Woman you got too many brambles, but I always liked a good storm, I'm always good for a storm"
Solo due parole sul concerto di Sarah Jane Morris a cui sono stato sabato sera. Quando sento il nome “Sarah Jane” mi viene subito in mente la sua voce straordinaria che è la voce “jazz” per eccellenza: calda, graffiante, bassa e sensuale. E io l’ho già vista live un sacco di volte perché lei, inglese che più inglese non si può e con i suoi capelli color autunno, è molto spesso in Italia. Quasi sempre direi! Sarah Jane stavolta è stata invitata ad esibirsi sul palco del Festival della Filosofia. E devo dire che era proprio a suo agio in questo contesto. Ha aperto il concerto con un magnifico pezzo di Damien Rice “The blower’s daughter” che io amo profondamente: è un pezzo dolcissimo che lei ha reso ancora più caldo e quasi quasi mi ha fatto spuntare le lacrime al primo pezzo! Poi è partita con la sua ormai estesa discografia. Sarah sa spaziare da pezzi profondamente intimistici a pezzi che definirei tranquillamente “sociali” (il tema del festival quest’anno era “la comunità”); da pezzi lenti a pezzi frizzanti e scoppiettanti. Insomma dalle lacrime al divertimento da un pezzo all’altro! Una chicca è stato il pezzo sul suo ex marito (pare abbia appena divorziato): ironico e cattivo al punto giusto! E poi lei sa coinvolgere il pubblico.. come se tutti i presenti fossero invitati a una cena a casa sua! Insieme con i suoi due chitarristi (bravissimi) ha concesso un paio di bis a grandissima richiesta. Sarah forever!
In my life of sand Believe me Nothing to pretend But being me
Summer at the end It’s clear here Autumn in the Land Just a tear
Tell why it’s always too late I’m a lover of my previous day It’s not a matter of fate Just the consequences of what I’ve prayed… for
It is so sad to fall Again against the wall Eternity’s a joke
No shape to create With my hands Many things to waste Not to have
I need a new bay A new faith Seasons have their way To melt hate Tell why it’s always too late I’m a lover of my previous day It’s not a matter of fate Just the consequences of what I’ve prayed… for
It is so sad to fall Again against the wall Eternity’s a joke
In questo inferno respiro gotico di Dio distinguo ancora le lacrime dallo sterco putrescente del perdono. (I sogni cadono sugl’occhi stanchi di vita La notte è solo una fessura nella finestra)