domenica 1 febbraio 2015

Betzaetà *















 
Non ci sono state preghiere
per benedire il mondo
né neve per purificarlo
in questi giorni di passaggio.

Mi sono immerso nella notte
bevendo le lacrime dense
della luna crescente
a un passo dall’estasi.

Avrei voluto guarire
dal mio male d’essere
e tuffarmi a Betzaetà
tra le acque appena mosse.

* Secondo il vangelo di Giovanni, Betzaetà era una piscina dove un angelo, in certi momenti, discendeva e agitava l’acqua: il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.

Buon Imbolc 2015

5 commenti:

Fly ha detto...

molto poetica e piena di speranza come ogni passaggio dovrebbe essere.
Un abbraccio caro
Fly

Anonimo ha detto...

Il male d'essere forse è quello che ci rende davvero unici, perché nasce dalla nostra sensibilità ed è spesso la risposta a ciò che ci accade nella vita... sempre che non riesca a prendere il sopravvento su tutto il resto. L'importante è riemergere sempre... in qualche modo... come dalle acque appena mosse che descrivi.

Buona giornata, Daniel. Un abbraccio

Daniel ha detto...

Per Fly
Cara, si torna in Israele a cercare la piscina sacra??
kiss
d

Per Laura
Probabilmente hai ragione. Nel “Ṛgveda” X,82,7" è scritto: “Coloro che sono soddisfatti della vita vivono avvolti da foschia e dediti a vane chiacchiere”.
un abbraccio
Daniel

fly ha detto...

Coincidenza, oggi arida dal lavoro, ho fatto un giro in internet e chissà come mai sono approdata a guardare viaggi in Israele!
bacio
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Perfetto! allora
si organizza una gita in Israele per andare in Betzaeta!
kissss
d