martedì 19 novembre 2024

La luna piange Giove

 
















I tronchi spogli dei noci 
bianchi di luce del meriggio 
lungo la strada tribolata 
sono come ossa umane 
conficcate nel terreno 
dopo una battaglia antica. 

La luna rammenta la storia 
di questa terra devastata 
e piange una sola lacrima 
 grande come un pianeta: 
 è Giove a perpendicolo 
 appena sotto il plenilunio. 

In fondo il tempo è la pelle 
dei nostri ricordi di vita 
diviene lacero increspato 
mano a mano che scordiamo 
chi siamo stati in passato 
e il senso perdiamo di futuro.

lunedì 4 novembre 2024

Follow the sun

 

In questi giorni di mezzo autunno, mi piace - un po’ prima del tramonto - scendere giù al fiume. Lascio che le mie gambe, ancora nude, scivolino lungo il nastro di asfalto che precipita per quasi duecento metri di dislivello con le sue lunghe curve serpentine, fino al fondo della valle. Arrivo al piccolo ponte che separa le due sponde e osservo l’acqua nel punto della confluenza fra due torrenti. E in quelle acque vorticose, osservo l’ultimo raggio di sole, penetrare da sopra le colline di castagni, appena oltre il ponte, verso sud. Sono le 15.51. Un’ora simmetrica. Ed è qui che inizia la sfida. Torno sui miei passi, verso casa, di passo spedito. In pochi minuti il sole rinasce verso sud ovest, sembra incredibile: un’alba o un tramonto? La mia mente corre veloce, quasi quanto le mie gambe che risalgono il pendio, senza sosta: è il sole a dare il ritmo. Basta seguirlo: lui scende mentre io salgo la montagna. Il risultato è che il disco solare sembra quasi immobile, nello stesso punto. Respiro e penso. “Follow, follow the sun, and which way the wind blows, when this day is done, breath, breath in the air, set your intentions, dream with care”. Penso a tutta la strada che ho fatto per arrivare fino a qui, da dove in verità sono partito. Solo come allora. Forse di più. E quindi, in fondo, è come se fossi sempre stato fermo, come il sole che sto seguendo. Arrivo a casa e il sole è ancora lì. Mi stendo sullo sdraio a sud ovest e lo osservo, ancora per parecchio tempo, scendere inevitabilmente, ora che io sono fermo e non posso più salire. L’aria si fa più fredda, come quella che ho sentito poco fa, giù al fiume. E la sfera si colora di rosa per scendere definitivamente dietro la montagna. Nel punto intermedio tra l’equinozio e il solstizio. Come sempre a Samhain. Sono le 16,40 e io ho visto, in meno di un’ora, due tramonti. Un miracolo di gambe. E di spirito. 

Le parti in inglese sono tratte da “Follow the sun” di Xavier Rudd

domenica 3 novembre 2024

It’s the beginning of winter

 

LISTEN TO - ASCOLTA











After the night 
with screams to the sky 
the sun is shining 
 a new year’s arriving 

What can I await 
along this new lane 
I will have to 
find a new truth 

But it’s the beginning of winter 
though it doesn’t seem 
warmth in the day 
and the cold comes in the night 

Cause it’s the beginning of winter 
though it doesn’t seem 
I pray in the evening to pass 
again through the night 

Samhain morning 
time full of glory 
no new clouds born 
warm and not cold 

But it’s the beginning of winter 
though it doesn’t seem 
warmth in the day 
and the cold comes in the night 

Cause it’s the beginning of winter 
though it doesn’t seem 
I pray in the evening to pass 
again through the night