lunedì 27 gennaio 2025

Bruno selvaggio

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Di mattina presto 
quando il cielo è cupo 
il bruno selvaggio 
di questa valle 
ancora emoziona 
il mio sangue. 
 
C'è qualcosa di tuttora 
non diluito 
ancestrale e possente, 
come ossa 
appese a un ramo 
in attesa del vento.

sabato 25 gennaio 2025

My old room

 

LISTEN TO - ASCOLTA

 

 

 

 

 

 

 

 

My old room 
so many things I had so many things I was 
Now I’m no more 
 
My old room 
makes me remember I I was child and then a boy 
now I’m old 
 
Staying here is coming back into the time 
when all the fears and all the wrecks were in my mind 
and all those tears made me feel so pure 
and all those tears made me feel so pure 
 
My old room 
I can’t explain how I could feel so pure 
and grateful 
 
My old room 
among the names I try to know who was of them 
really true 
 
Staying here is coming back into the time 
when all the fears and all the wrecks were in my mind 
and all those tears made me feel so pure 
and all those tears made me feel so pure

venerdì 24 gennaio 2025

Nobody else is slipping the blade in easy

 

È proprio vero che è più semplice finire dove tutto è iniziato. È naturale chiudere un cerchio. Quello della vita. E dove è stato aperto è più facile chiuderlo. Qui tutto coincide, tutto ritorna. Sono mio figlio e mia madre. Nessun altro sa far scivolare la lama dentro di me come so fare io. “I'm my mother I'm my son. Nobody else is slipping the blade in easy”. Ci sono diari di 35 anni fa colmi di paure mai bruciate. Oggetti di persone dimenticate ma tatuate sul mio cuore. E poi c'è tanta sacralità. Tanta purezza, ormai lurida. Tanti nomi e indirizzi di chi è stato importante ma poi è scomparso. E un calendario fermo a dicembre 2011. Quando sono fuggito convinto di spiccare il volo verso chissà quale futuro. Senza sapere che sarei lentamente ma inesorabilmente precipitato. Poi ci sono gli specchi che vedono riflesso un uomo vecchio e stanco, là dove prima c'era un ragazzo con le guance gonfie di sogni. E poi ci sono tutti gli angeli, i maghi e le candele. Tutti in bianco e nero perché i colori fanno troppo male. Mi sembra di sentirli e di toccarli. “All the angels all the wizards, black and white, are lighting candles in our hands. Can you feel them, yes, touching hands before our eyes”. E tante parole. Italiano, inglese, francese, ebraico. Parole di vita e di morte. Di disperazione e di estasi. Sono tornato con la mia bambola ormai girata dalla parte dell'ombra. Più vicina alla fine che all'inizio. Ache il velo con cui ho cercato di nascondermi sta diventando nulla e non ho più voglia di scappare e di apparire diverso dal mio totale fallimento, ciò che sono. “Your veil is quietly becoming none. Call the wanderer he has gone”. Vorrei dire a tutti coloro per cui è così facile, con le loro ali perfette e quegli occhi bellissimi, che non è lo stesso per tutti. Che non è facile vivere all'inferno tutti i giorni. “And all those up there are making it look so easy with your perfect wings”. Qui e ora, sarebbe così facile chiudere questo disastro di vita, sarebbe sufficiente lasciarmi scivolare giù. Da questo davanzale al secondo piano. Eppure una volta c'erano le rose. 
 
 Le parti in inglese sono tratte da “Sister Janet” di Tori Amos.

lunedì 6 gennaio 2025

There's so much here that I don't understand

 

In questi giorni di parentesi dall’usuale quotidianità, tutto viene rimesso in discussione. Servono improvvisamente nuovi rituali giornalieri perché quelli soliti non funzionano più. Così mi scopro nudo di fronte al mondo, senza barriere o maschere definitorie. E mi vedo irrimediabilmente e inequivocabilmente invecchiato. Il mio viso irriconoscibile, le mie mani venose, i miei occhi stanchi. Vorrei capire perché. La favola del tempo non mi basta più. E non riesco a farmene una ragione. “Take a look at my body, look at my hands. There's so much here that I don't understand”. Per invecchiare, ci vuole una ragione, un contrappeso. Vedersi decadere così, porta con sé la necessità di osservare contemporaneamente qualcosa d'altro che cresce in vigore, luce, poesia. Allora sì, si riesce a motivare tanta decadenza. Si riesce a provare compassione per lo squallore incipiente. Ci si riesce ad accettare. In mancanza di questo, ci si sente derubati e maltrattati. La pena sostituisce la compassione. “Because I've been treated so wrong, I've been treated so long as if I'm becoming untouchable”. Il solo balsamo è l'oscurità. La dolce accettazione della tristezza e della debolezza. “Oh, I need the darkness, the sweetness, the sadness, the weakness. Oh, I need this, I need a lullaby”. 

Le parti in inglese sono tratte da “Untouchable” di Natalie Merchant

domenica 5 gennaio 2025

Befana

 












Canta la befana 
nella sera ventosa 
canto di popolo 
illusione di comunità. 

Eppure io 
non sono mai stato 
così solo 
sterile 
fragile 
prosciugato. 

Questo luogo denso 
di ricordi di vita 
mai davvero vissuta 
mi ricorda 
ancora una volta 
la mia estraneità 
al mondo. 

Vallorsara 5 gennaio 2025