In fondo rivederti è stato bello. Bello come rivedere dopo tanto tempo un vecchio film che ti aveva profondamente commosso. E capire che ancora ti colpisce il cuore. Bello come smettere di piangere e vedere che il mondo intorno non è poi così terribile come sembrava. Tu che non hai paura di guardare direttamente il sole del tardo pomeriggio, ancora alto dietro le colline. Con quello sguardo sicuro e disteso di chi non teme il futuro. Io che invece guardo verso il basso, per non rimanere ferito dalla troppa luce. Perché io ho paura del futuro: una paura che non ha ancora trovato le parole giuste per essere definita. E poi ti ascolto raccontare di te. Di lui. Rimanendo in un silenzio perplesso che finge di essere sereno. E riconosco che la tua voglia di vita non si è affievolita. Provo una sorta di ammirazione mista a disillusione per questa tua instancabile necessità di cercare e trovare sempre. Io non sono che le briciole di ciò che hai lasciato lungo la strada. E guardandoti sono di nuovo confuso. Ma non sono più nostalgico di ciò che è stato. Quella che mi rimbomba dentro è l’amarezza per tutto lo spreco e gli errori lasciati lungo la strada. E quel senso di inettitudine di chi non ha imparato nulla. “And oh, how our glory may fade, at least we've learned some things along the way”. Forse è proprio nella tua apparentemente ingenua ricerca di nuova vita che sta la lezione da imparare. “We'll savour everyday”. Questi luoghi sono gli stessi. Noi siamo cambiati. Tu hai sconfitto i tuoi demoni. Mentre i miei rimangono. “And I fear only a hero can defeat these demons now”. Le tue mani sono lontanissime dalle mie anche se ci sfioriamo. Eppure stasera per la prima volta dopo più di un anno ti riconosco. Ed è come scoprire che c’è un modo per guarire. “Was it love or recognition that has healed this man's condition?”. Ed è chiaro che da stasera qualcosa deve cambiare. “And as time shall inevitably move on”.
Le parti in inglese sono tratte da “Tricks of the Trade” by Paolo Nutini
8 commenti:
Ciao Daniel, questo tuo raccontarti mi ha commosso, penso che niente vada sciupato, anche un amore finito, tutto rimane un ricordo (pianto e gioia ne sono il peso), ma diventa lieve...
ti abbraccio
Caro Daniel, a volte fa piacere rivedere un vecchio film, che ci ha emozionato… da un senso di rassicurazione ritrovare le stesse emozioni, ripercorrere gli stessi pensieri… è come ritrovare un sentiero già percorso e poterne ammirare il medesimo e noto paesaggio famigliare … A volte è davvero necessario…
Ma di gran lunga preferisco la sorpresa ed emozioni nuove… di un film inedito… anche se potrebbe essere più scadente…
La frase che più mi ha colpita è “ Eppure stasera per la prima volta dopo più di un anno ti riconosco.” Mi piacerebbe sapere in che senso “ti riconosco.”
Sempre molto coinvolgente il tuo modo di raccontarti…
Un abbraccio…
Fly
Coraggio.
Non ho altre parole, tu sei coraggio e lo sento prepotente mentre leggo e capisco che io ho ancora troppa paura per ammettere che anche per me qualcosa deve cambiare. Ti ammiro e sento le mie stesse emozioni riflesse in queste parole.
Un abbraccio
ciao d.,
per 'ste cose si guarisce. questione di tempo. a presto, leggo sempre i tuoi post con piacere. sei uno dei pochi che continuo a leggere.
Sconfingere i propi demoni del nostro interno,lavoro non facile nella nostra imperfezione perche sapiamo che la lotta avviene non contra uno ma sempre contra legione di mile.l'acettazione non di benvenuta,ma di riconocimento per PREPARARE LA LOTTA NELL CORPO A CORPO METAFORICO DEL COMBATE DELLA RAGGIONE,LA CARNE,LE EMOZIONE E I SENTIMENTI INCROCIATI COME OLOGRAMA NEL NOSTRO SPIRITU.SAI UNA COSA GRANDE ROCCIA?LA TUA CONSAPEVOLEZZA DI QUEL ANGELO FEMINA UMANA CHE HA PASSEGGIATO CON TE IN UN POMERIGGIO DI AUTUNNO,SOTTO LA LIEVE PIOGGIA DELLA MAGIA DI UN MOMENTO,RITORNARà SEMPRE IN TE ,PER FAR RINASCERE DI NUOVO UNA FONTE DI LUCE ,LUCE TRA LE FOGLIE DI UN ALBERO FRONDOSO,MA SEMPRE è LA STESSA LUCE...TE GRANDE ROCCIA CHE FA DEL SOFRIRE UN POEMA ,DI UNA OMBRA ,UNA LUCE,DI UN DRAGO UN PEGASSO,DI UNA CENERE... POLVERE DI LIBERTà,DI UNA LACRIMA NASCOSTA PER UN SENSO INESSISTENTE DI COLPA IN UNA PIOGGIA O TORMENTA CALMA,TORMENTOSA ,NELL'ALTA MARE.A TE CHE DEL TUO IMPRIGIONATO SOFFRIRE DI UN ISTINTO DI MOLLARE ED ABATTERSE LI TRASFORMI CON PROPIETA IN UNA PIATAFORMA DI LANCIO PER INCORAGIAR,NEGANDO A TE STESSO IL TUO PROPIO CORAGGIO,MA TU GRANDE ROCCIA NON PUO NASCONDERE LA TUA VIRTUDINE DI FORTALEZA..PER QUELLO TI CHIAMO LA ROCCIA ...CHE ANCHE SOPORTI LE OLE NELLA FURIA DEL MARE SEMPRE RISALI CON LA TUA FORMA INNATA DI VOLARE.AFFOGARE UN URLO,TRATENERE IL FIATO,MORSICARE LE LABRE PER NO ESTERIORIZARE LO INTERIORE..FA DI TE UNA VIRTUDINE CHE SAI MESURARE E DIVENTA POTENZIA E NON FRAGILITA DI AMAREZA PER POTER CONTINUARE IN QUESTE MONDO DI DUELLO TRA LA GUERRA DEL BENE E QUELLO CHE CHIAMANO MALE. iL MIO SEMPRE SALUTO SENTITO CARO DANIEL.angelo.
I demoni riesce a sconfiggerli chi non ci ha mai davvero convissuto.
Arriva sempre il momento di cambiare direzione,di trovarsi e dunque perdersi in maniera definitiva.O viceversa.
Io la chiamo recognition.L'amore non so più che strada abbia preso.
Un abbraccio
Sai Daniel, ogni volta che ti leggo ritrovo un pezzetto di me stessa nelle tue parole, nelle tue sensazioni, nelle tue emozioni... Questo brano avrei potuto scriverlo io, tanto mi ci immedesimo. Forse ci sono persone che sconfiggono i loro demoni facilmente, altre che non li sconfiggono mai... ma non so esattamente chi invidiare, in realtà, perché a volte ho come l'impressione che certi nostri demoni ci tengano meravigliosamente vivi e combattivi nonostante quello che ne pensiamo noi.
Un abbraccio, caro Daniel
Laura
Per il caro ANGELO.
Io non so se, quando ti leggo qui, mi colpisca più l'enorme forza delle tue parole o quanto esse riescano ad entrare nella mia intima percezione di me stesso e rinforzarla. è come se fossi una sorta di coscienza superiore che riesce a vedere nei miei sbagli infiniti la possibilità di migliorare e nella mia debolezza la forza di non cadere più. So comunque che il mio GRAZIE non basta di certo. Ma è tutto ciò che posso offrirti, Amico mio.
Daniel
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