lunedì 26 novembre 2012

Laila *
















Nelle notti lunghe
di insonnia masticata
i minuti sono gusci rotti
tra la nebbia affilata
in attesa di piangere
di nuovo la luce.

* "Notte" in lingua ebraica.

6 commenti:

riri ha detto...

Amico mio bellissima ed intensa..l'attesa della luce, la notte che fa un pò paura..la certezza che finisce.
Ti abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Riri
Mia cara grazie mille. A volte l'insonnia è ispirante. Ma quando poi al mattino si è in ufficio ci si diverte meno.
ti abbraccio e buon inizio settimana
D

RMlk ha detto...

Non so dove, in quale libro, lessi che Layla significa "notte stellata" in lingua araba. Ora, non facciamone una questione idiomatica o di origine etnica. Dovremmo parlare della progenie di Abramo e il discorso potrebbe rilevarsi complicato, ancorché interessante. Però la notte ha il suo perché, quando ci tiene svegli. E io quando vengo qui lo faccio per riposarmi. Abbracci

Daniel ha detto...

Per RMlk
Ciao! Sì arabo ed ebraico spesso assomigliano parecchio, sono infatti entrambe lingue semitiche. Che se la gente sapesse trovare nella sociolinguistica le radici comuni forse sarebbe tutto più facile. Hai ragione, le notti insonni hanno sempre un senso.. ma a volte ci vogliono anche quelle di sonno profondo e senza senso;-)
Grazie, embrace, D

Fly ha detto...

Caro mi piace il suono della parola Laila mi sembra di grande apertura e rassicurazione... una notte che si apre di nuovo alla luce... un ritorno , una circolarità che comprende e rassicura...
Un abbraccio
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Hai ragione cara, è una bellissima parola. NOn avevo analizzato questa sua circolaritò. davvero!
Un abbraccio