sabato 20 aprile 2013
Iadàim *
Una lacrima di cera
dal cielo vespertino
tra frutteti in fiore
e ventagli di palme.
Con occhi stupefatti
la osservo seccarsi
sulla pelle tirata
del dorso della mano.
E penso alla Madre
oltre la ionosfera
per l’assenza piangere
della nostra preghiera.
(Io che non conosco più
Il senso del mio tempo
Bramo ogni dolcezza
Perseguo ogni fine)
* “Mano” in ebraico
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9 commenti:
Carissimo, trovo questa tua lirica particolarmente alta. Complimenti! Vorrei risollevarti lo spirito, ma posso solo dirti che ti sono vicina! Passa da me, un dolcetto c'è sempre!
;-)
Daniel la tua poesia è triste, ma fa bene, accarezza i pensieri e viene fuori proprio come una lacrima..
A volte è la pioggia stessa che ci confonde con la sua forza..
Ti abbraccio caro Poeta.
queste parole le rendo mie" Io che non conosco più il senso del mio tempo" riflettono al meglio il mio umore attuale..ciao Daniel
Che triste tenerezza l'immagine della nostra Madre piangere le nostre preghiere... forse le sue lacrime possono fertilizzare un poco questa nostra Terra...
Per Sonia
Grazie cara amica per essere passata, vengo a fare un giro nella locanda.
un abbraccio
Per Riri
Hai ragione cara, la pioggia ha sempre un particolare potere sulla nostra mente. ti abbraccio
Per Alessandra
Non c'è nulla di più bello che scrivere per essere in sintonia con chi legge.. grazie.. ciao
D
Per Fly
Mia cara.. e pensa che non è nemmeno una metafora.. a presto.. un abbraccio
d
ehi Daniel..come va oggi?..l'umore è un pò più alto?...sì dai..^__^ ti lascio un sorriso!
Per Alessandra
Mia cara,
oggi c'è un gran sole e ci ricordiamo di quando gli italiani sapevano ancora costruirsi una nuova vita con la loro forza coraggio. Per forza l'umore deve essere up!
un abbraccio e buona liberazione
d
A volte le lacrime arrivano quando meno te le aspetti...
Per Baol
le lacrime che sorprendono sono le più vere!
buona giornata
d
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