giovedì 27 giugno 2013

Non conoscevo le zagare












Non conoscevo le zagare
dalla vigorosa fragranza
abbraccio di speranza dolce
e di acre disperazione.

Ho tessuto un filo rosso
fatto di sangue e saliva
con le mani giunte di sete
in questi giorni di affanno.

Ho imparato che il tempo
per irrorare ogni pianta
del mio giardino minuscolo
è quello di una preghiera.

Ho scoperto il miracolo
della limpida rinascita
del nudo germoglio di quercia
come la rosa di Gerico.

E ho raccolto le zagare
nell’alcova di una cripta
dove si respira l’aroma
incandescente della fede.

13 commenti:

riri ha detto...

Sempre mi commuovi con questi versi ricchi di te e dell'insieme che è natura, pace,profumi. Un abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Riri
Mia cara amica,
le tue parole sui miei versi sono sempre molto sentite e di questo ti ringrazio infinitamente
un abbraccio
daniel

Sonia Ognibene ha detto...

Mi ricordi tanto un mio caro amico...

Daniel ha detto...

Per Sonia
Grazie cara, ricordare persone care è sempre una gran bella cosa.
un abbraccio
d

Alessandra ha detto...

tu sei bravissimo a comporre poesie..ad esprimere i tuoi stati d'animo a esternare i tuoi pensieri..ogni volta mi lasci sempre un'emozione nuova...buon fine settimana Daniel :))

w ha detto...

Ti avevo lasciato un commento, forse non l'avevo salvato. Sulla rinascita, che è un vero miracolo, effetivamente.
Ti auguro ogni bene, D. Un saluto
w

Daniel ha detto...

Per Alessandra
Grazie cara, è davvero bello quello che mi hai scritto. buona domenica
d

Per W
Rinascere è un miracolo per definizione ;-)
thanks Mr W
un saluto
d

Rmlk ha detto...

La zagara mi ricorda la Sicilia...

Daniel ha detto...

Per Rmlk
Infatti forse è per questo che non le conoscevo... mi manca completamente la Sicilia :-(
grazie
d

Fly ha detto...

Una devozione intima, intensa e commovente..
Un abbraccio
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Grazie cara..
La devozione può essere solamente intima.
ti abbraccio
d

Fly ha detto...

Caro sono D'accordo, la fede è sempre una risposta personale ad una chiamata, Dio ci chiama per nome, e così Dio diventa il Dio di una persona, non di un tempo,di un luogo, di un tempio, come scritto nella Bibbia, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe..... di Daniel
Un abbraccio grande

Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Grazie cara, molto bella questa visione che condivido perfettamente. Per questo non credo al Dio delle folle. un abbraccio
d