The sun in front of me indicates
The way to follow
So I go from the east to west
But all seems hollow
Before a voice recall me
Who I was in childhood
The boy without any fear
The explorer of the wood
They seem confetti in the air
The leaves from the trees
It seems they want to celebrate
The Christmas feast
And I am not a pagan
And I am not Christian
No I’m not made of metal
But I’ve to avoid the tears
Have I forgotten the best
The strongest part of myself?
Am I allowed
to destroy the bound
of the time?
Do I really need a rest?
Or I have to start again?
Sometimes I think
The same questions always
I go asking
What does make someone realized
If not the union
Between the future and the past
Into the present?
And in my life all’s speaking
There has to be a cut
But if I chose the leaving
Will I leave me apart?
The berries in the bushes are
Ornaments of the wood
They are the same every years
When Christmas looms
So if we accept to change
We will return the same
Where we left the despair
May be we’ll find a way
Have I forgotten the best
The strongest part of myself?
Am I allowed
to destroy the bound
of the time?
Do I really need a rest?
Or I have to start again?
Sometimes I think
The same questions always
I go asking
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Buon Natale a tutti
Daniel
3 commenti:
Addobbi del bosco
Il sole davanti a me indica
La via da seguire
Così vado da est a ovest
Ma sembra tutto così vuoto
Prime che una voce mi riporti alla mente
Chi ero nella mia infanzia
Il ragazzo senza paura
L’esploratore del bosco
Sembrano coriandoli nell’aria
Le foglie dagli alberi
Sembra che vogliano celebrare
La festa di natale
E io non sono pagano
E io non sono cristiano
Non sono fatto di metallo
Ma devo evitare le lacrime
Ho scordato la migliore
La più forte parte di me stesso?
Mi è concesso
Di infrangere il confine
Del tempo?
Davvero ho bisogno di una pausa?
O devo iniziare di nuovo
A volte penso che
Continuo a chiedere
Le stesse domande
Che cosa rende una persona realizzata
Se non l’unione
Tra il futuro e il passato
Nel presente?
E tutto nella mia vita sta parlando
Che ci deve essere un taglio
Ma se scelgo di lasciare
Lascerò indietro me stesso?
Le bacche nei cespugli sono
Gli addobbi del bosco
Sono le stesse ogni anno
Quando il natale si avvicina
Quindi se accettiamo di cambiare
Torneremo gli stessi
Dove abbiamo lasciato la disperazione
Forse troveremo una via
Ho scordato la migliore
La più forte parte di me stesso?
Mi è concesso
Di infrangere il confine
Del tempo?
Davvero ho bisogno di una pausa?
O devo iniziare di nuovo
A volte penso che
Continuo a chiedere
Le stesse domande
Caro finalmente riesco a passare in questo tuo meraviglioso angolo di poesia e suggestione... mi mancava assai...
"Where we left the despair
May be we’ll find a way"
Credo sia la chiave della crescita umana e spirituale... trovare nella disperazione una nuova via... magari la stessa appena percorsa o che mi porta al solito posto... quello che importa è superare se stessi nel percorrerla ossia superare quel confine col tempo che ci porta ad essere qui e ora e nello stesso tempo proiettati in un eterno presente... UN ABBRACCIO GRANDE
Fly
Per Fly
Grazie cara per questo tuo commento che arricchisce molto il mio testo. Credo tu abbia ragione.. è nel buio della disperazione che dobbiamo trovare la via.. le vie facili sono spesso illusorie.. e lo dico senza retorica.. Mi piace molto l'immagine dell'eterno presente..
GRAZIE
d
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