mercoledì 4 giugno 2014

Tori Amos, 3 Giugno 2014, Teatro Nazionale, Milano

Vedere Tori dal vivo è per me ormai divenuto un rituale. Da più di 10 anni la seguo in giro per l’Italia e non solo e non mi preoccupo di cadere nella banalità nel dire che è probabilmente la mia artista preferita: l’unica vera ed inesauribile fonte di ispirazione per me.. non è forse questo lo scopo ultimo dell’arte? Ieri sera a Milano l’ho vista in forma. Straordinariamente in forma in tutti i sensi. Come forse non era da diversi anni. Era sola con il suo piano Bosendorf e altre tastiere.. ma nessun musicista. Forse anche per questo, tornando nella sua dimensione ideale, ha potuto esprimersi in tutta la sua forza. Più che presentare il suo nuovo album “Unrepeted Gerarldines”, di cui ha fatto solo due pezzi, ha suonato pezzi più o meno distanti nel tempo, dando una panoramica della sua straordinaria carriera artistica. Ha aperto come sempre con “Parasol” che live sembra un pezzo cento volte più bello rispetto a quello della versione di studio. Poi “Spacedog” che non mi aspettavo. Poi ha infilato un quartetto di pezzi che mi hanno spiazzato emotivamente e li ha eseguiti in maniera superba: “Silent all these years” è un pezzo che per me ha un valore emotiva straordinario.. e non aggiungo altro; poi una straordinaria “Black Dove” e “Cooling”..che per me rimane una delle vette della sua poesia.. dopo “ Concertina” e la nuova “Forest of glass”, la preghiera di “Your cloud” ha disteso i nervi iperattivi a cause delle forti emozioni provate. Nell’angolo delle cover (Lizard Lounge) ha cantato “Over the rainbow” e “Time” di cui ha scordato le parole a un certo punto ... ma ha rimediato con simpatia ironizzando sul fatto che ormai ha 50 anni!. Poi “Not the red Baron”, “The power of orange knickers” e “Another girl's paradise”: pezzi che negli album non sono certo fra i miei preferiti ma che relizzati con così tanta carica e passione, sono davvero bellissimi! Splendida anche “In the springtime of his voodoo” che conosco poco e mi ha davvero emozionato. “Cornflake girl” con la base registrata non mi ha invece entusiasmato.. Dopo una preve uscita e uno scroscio di applausi e rientrata per l’Encore. “Take to the sky”, “16 shades of blue” (dal nuovo album) e la chiusura epocale con “1000 oceans”... mi ha fatto piangere... e ho avuto l’impressione che anche lei si stesse commuovendo... Grande Tori! Evergreen!

4 commenti:

Ire ha detto...

Tori Amos e il suo modo sghimbescio di stare seduta al piano, favolosa. Grazie per avermi ricordato un po' di canzoni che avevo dimenticato!

Daniel ha detto...

Per Ire
Eh sì Tori è un personaggio inconfondibile! Grazie a te! d

Fly ha detto...

piacere di aver condiviso...
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Piacere mio cara!!
embrace
d