martedì 16 gennaio 2018

Say a prayer for me

Non avrei mai creduto di scrivere queste righe, ancora mi pare assurdo. Che tu non ci sia più. Ricordo, con tanto di particolari, quando, da ragazzino digiuno di musica, sentii “Zombie” alla radio. Chiusi il libro che avevo in mano e mi avvicinai alla cassa. Stupito dalla tanta bellezza che usciva dallo stereo. Prima di allora la mia vita era fatta solo di libri e solitudine. Da quel giorno arrivò per me un nuovo motivo per vivere: la musica. La tua voce mi incantò e da lì iniziai un viaggio che mi portò a conoscere tante cose, dentro e fuori di me. L'amore per la musica iniziò da uditore passivo. E poi da sperimentatore. Tuoi i primi pezzi che cantai nella mia vita. Poi i primi viaggi in Irlanda che con la tua voce e le tue parole avevi contribuito a farmi amare. Poi l'amore per Yeats che prima non conoscevo. Poi il mio primo concerto in assoluto: i Cranberries a Bologna, ancora minorenne. E tutte le altre volte che ti ho visto sul palco, in quasi venti anni. Alcuni concerti li ho recensiti anche su questo blog. Quanti ricordi mi lasci e con quanti amici ho condiviso la tua musica, dal vivo, in macchina, ovunque. Amici che da ieri mi scrivono decine di messaggi, quasi di condoglianze, dicendo che, appena hanno saputo della tua morte, hanno pensato a me. La tua voce unica, dolce ma potentemente rock. I tuoi testi introspettivi ma anche sociali che riflettevano un mondo difficile ma anche pieno di cose da amare. Ti ho sempre vista bellissima, ma con occhi tristi. Sapevo che nascondevi dentro un malessere e forse anche in quello trovavo affinità con il mio personale male di vivere. Ora che te ne sei andata a soli 46 anni, mi sento orfano di una delle mie muse. Di una delle voci a me più famigliari al mondo. Da oggi sarò un uomo più solo. Dentro di me lo sconforto di non avere forse inteso quanto stessi male e la paura di non riuscire, nemmeno io, a gestire il mio dolore. Il tuo talento ti ha aiutato moltissimo, per uscire da una adolescenza sofferta. Ma purtroppo non è stato abbastanza. Non so come siano davvero state le tue ultime ore e forse non lo saprò mai. Ma voglio lasciarti una preghiera di infinita gratitudine per tutto l'aiuto che mi hai dato per tentare di uscire dal mio buio. Una preghiera che aiuti a riempire il vuoto che hai lasciato in questo mondo. “Say a prayer for me, Help me to feel the strength, I did. My identity, has it been taken? Is my heart breakin' on me?”. Addio Dolores O'Riordan, ritorna dalla Madre e canta per lei.

Le parti in inglese sono tratte da “Empty” by the Cranberries

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