martedì 12 maggio 2020
Il vuoto dei morti
Cosa resta di me
oltre all'inchiostro?
Le parole giovani
di un amore atteso
che poteva essere
ciò che non fu
Le sere sacre
del primo autunno
profumi antichi
accanto alla stufa.
Chi non è più.
Chi non c'è più.
In una sola pagina
di quasi vent'anni
la vita di un altro
che forse ero io.
Oggi è siccità
e ricordo d'essere
rimane soltanto
il vuoto dei morti.
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4 commenti:
La tua migliore degli ultimi mesi.
Molto intima e spontanea, come leggerti nudo e disadorno, ma molto vero. Per questo colpisce fino al cuore. Un abbraccio grande
Grazie Daniel
Per Nessuno
Grazie mille
Per Fly
Vero cara, ho messo da parte ritmo e sillabe… è uscita così.. dopo la lettura di una pagina di diario di tantissimi anni fa..
ti abbraccio.. grazie per esserci
Per Amanda
Grazie a te!
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