Il canto assetato
delle cicale
morde le mie vene
colme di vita
in attesa
Con luce affilata
la luna muta
foglie d’ulivo
in puro argento
e velluto
Mi osservo obliquo
attraverso
gli occhi socchiusi
delle colline
d’occidente
Tra sassi e tegole
sui tetti caldi
l'autunno tesse
già la sua tela
in silenzio
Aronta* dalla grotta
avrebbe forse
compreso la fine
di questo mondo
e del mito
* Aruspice etrusco citato nella Pharsalia di Lucano. Esperto interprete del volo degli uccelli, dei fulmini e delle viscere degli animali. Dante lo colloca nella quarta bolgia del cerchio ottavo (If XX 46-51) e lo dichiara abitante in una spelonca ne' monti di Luni.
2 commenti:
A volte si passa un'intera vita in attesa di un segno.
Per Minimo
Bello rileggerti qui, fra i rovi!
Sì, la vita è un'attesa continua di un segno che ci faccia pensare ne sia valsa la pena.
a presto
d
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