Ecco che nel mio ultimo soggiorno inglese mi sono imbattuto per caso davanti al nuovo album di PJ Harvey, “White Chalk”. Uscito senza clamore ed essenziale nella grafica della copertina, così come negli arrangiamenti dei pezzi. Eppure dal primo momento in cui l’ho ascoltato, la sua voce (che ben conosco) e le sue parole, mi hanno graffiato il cuore senza pietà. E ho trovato la giusta colonna sonora per sanguinare. I testi sono preghiere oscure fatte di sensibilità soffocata. Non ho mai sentito Polly così vicino. Avevo bisogno di un album così in questo momento.
Chiudo con l’ultima splendida scoperta dell’anno… Eddie Wedder “Into the wild”… amo i Pearl Jam ma da un po’ non mi colpivano… Ci è riuscito questo lavoro solista di Wedder... una voce che scalda e coinvolge.. e pezzi davvero eccezionali.. come “Society” .. un testo che vorrei davvero avere scritto io…
Su queste note auguro a tutti voi un buon inizio… e lo auguro anche a me.. è stato un anno molto pesante.. che mi pare sia durato un secolo… chiedo al nuovo anno soltanto un po’ di leggerezza… e la possibilità di riuscire a stare un po’ meglio.
Domani pomeriggio parto per la Bretagna; starò via tutta la settimana. Spero mi faccia bene.
Un abbraccio a tutti