mercoledì 14 luglio 2010

Tori Amos, 13 luglio 2010, Bollate (Mi), Villa Arconati


Non smettono di stupirmi
negli anni torvi della vita
la tua grazia provocante
e la saggezza mascherata
da bambina consapevole

E ti ritrovo sempre nuova
nel tuo canto di sirena
e nei versi labirintici
di poetica germogliata
negli oceani della psiche


Tori in gran forma ieri sera a Bollate. In questo luogo insolito – villa decadente in mezzo alla campagna lombarda, col palco sotto un enorme tendone – si è presentata semplice come non mai, con una camicia verde brillante e dei pantaloni argentati sopra ai tacchi alti. Bellissima. Una sirena ammagliante. Ma soprattutto sola, senza band. Sul palco solo lei, un pianoforte Bösendorfer enorme e una tastiera. Strumenti che spesso ha suonato contemporaneamente. La scaletta è stata splendidamente insolita, con canzoni davvero inaspettate e da brivido. Anche perché la signora della musica di qualità, spesso criticata per il suo calo vocale ultimamente, ieri sera era davvero in forma: una voce intensa, forte, dolce ed emotiva. Cosa poter chiedere di più? Penso che dopo un concerto così anche i più critici dovranno, almeno temporaneamente ricredersi e fare chapeau a sua maestà Tori Amos. Ha aperto con “Beauty of speed”: super inaspettata e graditissima.. “I tried to strike a deal with the universe me and my deals with the universe”.. Poi altro pezzo inaspettato “Girl” e da lì ho capito che ci voleva sorprendere! E c’è riuscita! Poi “That guy”, unico pezzo dell’ultimo album: sul cd non m i fa impazzire ma dal vivo è altra storia. Poi un pezzo che amo e volevo sentire ancora (non è la prima volta che mi capita) perché mi trasmette – per me insolitamente - leggerezza: “Caught lite sneeze”. E poi il colpo di grazia, così senza avvertirmi: mi ha fatto (sì di certo l’ha fatto solo per me! Eh!) “Doughnut song”, un pezzo che per me vuole dire tantissimo e che mi ha sollevato in un momento in cui ero davvero solo un spazio vuoto: il buco della ciambella! A volte basta così poco. Poi “Space dog” (eccezionale) e “Dragon”: ma come suonava il piano?! Dio mio. Ed ecco in arrivo un’altra sorpresa: “Northen Lad”, la più bella ballata dal Choirgirl Hotel.. da sempre spero di sentirla live e non mi ha deluso per nulla. Ok, “Bouncing off clouds” si poteva anche evitare, ma dopo è venuta “Gold dust” e ancora una volta la signora è riuscita a farmi piangere: perché solo dopo si capisce di avere avuto polvere d’oro nelle mani. Solo quando le cose non ci sono più. Poi mitiche “Siren”, “Anastasia”, “Bells for her” e “Take to the sky”: e li ho pensato, ma questa scaletta è davvero un miracolo… pezzi splendidi e insaspettati uno dietro l’altro. Ma grazie!! Nel frattempo ha intervallato con alcune cover stupende come “Rattlesnake” di Lloyd Cole (in Strange Little girl) e “I’m on fire” di Bruce Springsteen, dimostrando per l’ennesima volta la sua duttilità. Proprio con una splendida cover, Personal Jesus” dei Depeche Mode è partito un breve e unico encore, terminato con uno dei pezzi che ancora mi toccano in assoluto di più, “Hey Jupiter” con cui si è chiuso il concerto: ovviamente tutti sotto il palco! Il pubblico era partecipe e mi è piaciuto. L’acustica piuttosto buona. L’artista ispirata e carica. Unica nota negativa (nuvoli di zanzare a parte): è stato un concerto un po’ breve, nemmeno venti pezzi in poco più di un’ora e mezza. Ma se il livello è così alto ben vengano concerti anche un poco più brevi. Mrs Amos, I LOVE you.

3 commenti:

riri ha detto...

Penso che le farebbe molto piacere leggere questi tuoi bellissimi versi...sai, ho pensato, deve essere bello avere qualcuno che oltre ad amare la musica, così, con forza, riesca anche a trasmettere agli altri (poco esperti, come me) quel tocco di magia in più..infatti sono andata a risentirla..è magnifica, come il suo pubblico, ma in particolare come un giovane uomo, ricco di passione e poesia, in adorazione...
Baci

Fly ha detto...

Leggere le tue recensioni... sono così partecipate... che sembra quasi di essere lì e di ascoltare non solo la musica e la voce, bensì le emozioni che si possono vivere...
Peccato che non sia molto probabile che Lei possa leggere... Dei versi e una recensione così appassionata...
meritano proprio di essere letti anche dalla persona che li ha ispirati!!! Sono entrambi bellissimi e così intensamente ed emotivamente vissuti...
.. ancora una volta... peccato non
avervi partecipato...
Un abbraccio...
Fly

Daniel ha detto...

Per Riri
Mia cara, se quello che ho scritto ti ha portato a risentire Tori, beh non posso chiedere di meglio! LEI è un portento della Natura. L'ispirazione incarnata in un corpo di donna.
Ti abbraccio, grazie

Per Fly
Purtroppo lei non passerà mai tra i miei rovi..e comunque non parla italiano.. ho avuto la fortuna di conoscerla e di parlarle qualche minuto... e ancora ricordo quell'incontro con grande emozione.. Non è facile incontrare una musa.
Ti abbraccio
D