venerdì 9 novembre 2012

Teshubhah *












Raccolgo foglie e noci
sotto la penombra obliqua
del cielo omicida
dell’estate.

Mentre il buio del passato
tenta ancora d’oscurare
la baia translucida
del futuro.

* In ebraico “Pentimento”

5 commenti:

Nicolanondoc ha detto...

Ci si pente..a volte è necessario..parlo per me naturalmente.
Ma come fai a scrivere poesie così struggenti? Un abbraccio caro amico.

riri ha detto...

Il buio ..a volte mi faceva paura, poi ho capito da grande che era un momento prima della luce.Una poesia struggente, riesci a lasciarmi senza parole...
Un grande abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Nicola
Io penso che il pentimento sia connaturato nella natura umana!
grazie mille
un abbraccio

Per Riri
Il buio ha qualcosa di salvifico. Purifica prima e prepara alla luce.
Grazie sempre amica mia
un bacio

Fly ha detto...

Raccogliere foglie e noci mi da senso di sicurezza e sobrietà... mai come queste frasi sono reali per te... puoi raccogliere i frutti anche non solo simbolici di tanto lavoro e accettare quella sobrietà e calma delle cose ordinarie così belle proprio perchè così semplici ma tanto concrete e sicure...
Ti abbraccio
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Cara, vorrei tanto che questa sicurezza mi desse la gioia e la pace di cui ho bisogno... grazie
ti abbraccio
D