martedì 12 marzo 2013

In a city of the future

Il cielo prima della pioggia sembra una gigantesca conchiglia che racchiude l’orizzonte. Sono teso e stanco. Non ho voglia di partire per Copenhagen. Sento già il freddo aguzzo del nord trafiggermi la pelle e i muscoli. Osservo il fumo avvicinarsi lentamente alle poche stelle non ancora coperte e sento che in un qualche modo mi rappresenta. Sono privo di concretezza nel mio percorso impreciso verso i pochi sogni rimasti. E penso che anche a Palo Alto in California i giardini stanno fiorendo di vita. E fuori dalla porta di casa mia i tulipani e i narcisi già spuntano dalla terra appena scoperta dalla neve. Ma questa malinconia, questo senso di immensa inettitudine pervadono la mia anima. Come se dentro di me sapessi bene di non essere in grado di vivere il futuro. Di trovare il mio spazio. “In a city of the future it is difficult to find a space”. A chi mi chiede come sto, rispondo che sto bene. E ringrazio. Quasi senza rendermi conto di cosa questo significhi. “But I'm okay, how are you? Thanks for asking, thanks for asking”. Mi butto nel lavoro e poi mi rendo subito conto di imbrogliare me stesso. “I throw myself into my work I'm too lazy, I've been kidding myself for so long”. E quando tornerò in Italia forse ci saranno un nuovo papa e un nuovo presidente. E forse anche un cielo blu di primavera. “When the sky's California blue”.
 
Le parti in inglese sono tratte da “Palo Alto” by Radiohead

11 commenti:

riri ha detto...

E' un percorso difficile, quello di cercarsi, trovare un posto adatto che rinnovi l'animo, dia sollievo allo spirito, a volte inquieto...ma la primavera, come tu dici, in questo bellissimo testo,arriva e come un nuovo giorno ci porta il profumo dell'esistenza..
Un abbraccio e buon fine settimana, ovunque tu sia:-)

alessandra ha detto...

Credo che ogni città sia capace di accoglierci con lo spirito giusto solo se ci rechiamo verso di essa con la serenità nell'anima..se dentro di noi alberga l'inquietudine non ci sarà mai posto per noi in qualsiasi parte del mondo..

Ti auguro una buona permanenza!

Daniel ha detto...

Per Riri
Mia cara amica, lo so che è sciocco ma per me l'arrivo della primavera è sempre una sorta di premio.. come dire che nonostante tutti gli sbagli, le incertezze e le paure, siamo riusciti ad uscire dal gelo e siamo stati premiati con il nuovo sole.. favole da uomo bambino.. un abbraccio e buon weekend.
PS. sono appena tornato dalla Danimarca e lunedì riparto ma per Napoli ;-)
D

Per Alessandra
Ciao e benvenuta tra i miei rovi! Hai perfettamente ragione, i luoghi sono solo un riflesso della nostra situazione interiore e da essa dipende come noi li vediamo. Un saluto e buon weekend
D

Fly ha detto...

...anche se una rondine da sola non fa primavera... Il Cielo ci ha donato davvero un grande Segno! al tuo ritorno...
Un abbraccio...
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
grazie per il tuo passaggio cara.. ti abbraccio..
d

Baol ha detto...

Ma la domanda è "perchè tornare in Italia???", posso venire io lì? (ovunque sia)

Daniel ha detto...

Per Baol
Me lo chiedo spesso anche io.. ormai ci vuole solo il coraggio..
di non tornare...
un caro saluto
Daniel

riri ha detto...

Sei ancora a Napoli? Un abbraccio napoli-torinese:-)
Un pizzico di sana invidia, ma forse a giugno ci andrò, spero.

Daniel ha detto...

Per Riri
Miacara sono di ritorno adesso. Napoli bella e piena di vita
un abbraccio

Elyse ha detto...

Chissà perché si risponde sempre "sto bene grazie" anche se la realtà dei fatti non è così, che parole vuote...
Il pezzo dei Radiohead sembra stato scritto apposta per specchiarsi nel tuo ;-)
E' vero, la primavera è tornata finalmente, anch'io mi sento meglio e la ringrazio per alcune piccole piacevoli novità.

Ti abbraccio forte!
Enjoy springtime!

Daniel ha detto...

Per Elyse
Grazie per il passaggio cara, spero davvero che le piacevoli news che hai ti facciano passare una bella primavera.
Un abbraccio
D