mercoledì 15 gennaio 2014

At midnight babies cry


Del giorno in cui sei nato mi ricordo le colline sorprese dal sole del pomeriggio e poi una luna quasi piena comparire nel cielo luminoso a nord est. Mi ricordo la notizia improvvisa del tuo arrivo e la corsa verso l’ospedale ascoltando “River” in macchina. Non potrò mai dimenticare il viso tirato di tua nonna, mia madre, dipinto da una gioia potente e isterica. Poi il viso stanco di tuo padre, ragazzo improvvisamente uomo, colmo di gratitudine e di benedizione. È stato lui il primo a raccontarci di te, del tuo bel viso, della tua nascita alle 15,02 del 15 gennaio 2014. E poi le ore in attesa per vedere tua madre e infine l’incontro con lei, mia sorella. Con gli occhi sfiniti dal lunghissimo travaglio ma pieni dell’orgoglio di chi ha raggiunto uno dei più grandi traguardi della vita. Ricordo bene l’arrivo di tuo nonno, ultimo a raggiungerci: mio padre come non lo avevo forse mai visto. Debole nella sua forza. Ti abbiamo atteso un tempo breve ma per noi infinito in quella piccola stanza. Ascoltando tua madre raccontare del lungo patire per donarti a questo mondo. Poi finalmente sei arrivato tu. Bambino perfetto ai nostri occhi. Col il viso tondo e proporzionato. Con gli occhietti chiusi e i capelli già folti. Con le manine in aria ma l’espressione tranquilla. Ti sei subito appoggiato alla tua mamma con una naturalezza straordinaria. Solo in quel momento ho capito che lei era una madre. E il mio viso era fradicio prima ancora di rendermene conto. Tutti erano increduli. Ho studiato le loro espressioni. Avrei voluto vedere anche la mia dall’esterno. Ora che ci sei tu non sono più il più piccolo della famiglia. Ora sono di un’altra generazione, sono per forza un uomo. Tu non hai pianto. Ma so che piangerai a mezzanotte per dire al mondo che da oggi ci sei anche tu. “At midnight babies cry”.
Le parti in inglese sono tratte da “River” di Joni Mitchell

7 commenti:

Baol ha detto...

Benvenuto nel club, zio

;)

Luigina ha detto...

Un post tenerissimo! Mio marito mentre lo leggevo , ha curiosato e mi ha chiesto chi era la mia nuova amica blogger, perché sei riuscito ad esprimere con una sensibilità insolita in un maschio la gioia, lo stupore, la meraviglia e l'emozione della nascita di tuo nipote, non solo dal tuo punto di vista, ma di quello di tutti quelli che l'hanno vissuta, tanto che per un momento ho creduto che fossi tu il padre del bambino e che parlassi di te in 3a persona. La nascita del mio unico figlio è stata per me un'esperienza unica e sconvolgente e ce l'ho ancora fotografata tutta nella mente, anche se mio marito ha abbondantemente fotografato il prima e il dopo, ma con suo grande rammarico non il durante.Ti leggerò sempre più volentieri

Daniel ha detto...

Per Baol
Grazie Zio Baol!!
D

Per Luigina
Grazie per lo splendido commento. Credo che voi donne abbiate un grande dono da vivere e da condividere. un abbraccio
daniel

Fly ha detto...

... Mi sono commossa nel profondo... mi stupisce sempre la tua capacità di condividere emozioni così intensamente che sembra di attingere da una stessa Fonte... Così la nostra Umanità si arrichisce... adesso anche di questo nuovo uomo! Benvenuto nel nostro mondo, nella nostra storia... nel nostro cuore... Grazie a TUTTI, soprattutto a chi ha il coraggio e l'entusiasmo di essere genitori!
Un abbraccio grande
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Grazie mille per le tue parole.. In questi giorni mi sto davvero rendendo conto dell'impegno immenso che ci vuole a scegliere di diventare genitori sai?
un abbraccio
d

Baol ha detto...

io sono a quota due :)

Daniel ha detto...

Per Baol
La cosa inizia a farsi seria allora!! ;-)