martedì 21 gennaio 2014
L’assurdo
È l’assurdo di questi giorni
in cui l’acqua distrugge cieca
come un Dio dimenticato
terre ancora in attesa
della quiete dopo il sisma.
Galleggiano sul lago nero
pezzi di vite e di sogni
divenuti ormai ricordi:
nemmeno il sole si specchia
per il timore di perdersi.
Il sussurrare dei demoni
sull’argine squarciato del fiume
si amalgama alle grida
strozzate di chi ha perduto
nuovamente ogni speranza.
Nella foto la cittadina di Bastiglia (Mo) ieri, 21 gennaio 2013
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3 commenti:
Bella e commovente Daniel questa tua poesia.Davvero assurdo questo accanirsi di cataclismi su una terra già così martoriata.
Spero che tu non abbia perso cari ricordi e che la piena ti sia stata lontana...
Per Luigina
Ti ringrazio molto. Sì, siamo proprio sfortunati negli ultimi anni!!
embrace
Per Sonia
Grazie cara ma per fortuna io abito in collina.. ma la pianura è un lago.. una devastazione. grazie, un abbraccio. d
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