domenica 23 marzo 2014
Dopo la fine dell’incubo
Dopo la fine dell’incubo
la primavera appare nuova
e persino il quotidiano
può assumere valore
come perla nel fango
di nuovo risplendente.
E ancora affogo di sangue nero
instillato dall’arroganza
e dalla superbia ignobile
di chi osa rivolgersi al cielo
senza intravederlo nemmeno
cieco d'inconsapevolezza.
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6 commenti:
Per la prima volta il ritorno alla quotidianità mi è sembrato dolce e liscio come l'olio. Mi sembravano tutti illuminati e bendisposti nei miei confronti...
Non mi perdono per non saper distinguere e lasciarmi trascinare anche verso il baratro...
Mi metto sempre in discussione e sono convinta di essere io nell'errore...prima di pensare che che può essere qualcun altro che sta sbagliando...
Mi sono ribaltata... cercando di vedere l'altro scenario... e ora mi sto rimettendo in piedi...
Un abbraccio grande e ancora grazie per avermi aiutata tanto per uscire dall'incubo...
Una triste constatazione: la sofferenza ispira prima e di più di quello che di positivo ci è stato.
E bello risvegliarsi da un incubo e scoprire che la realtà non è poi così tremenda e questo ci dà quella forza di reagire che prima e durante l'incubo non avevamo. La tua poesia fa il resto per trasmetterci le tue sensazioni
Per Fly
Vedi cara. . tutto ha un lato bianco.. basta cambiare punto di vista... Ma gli incubi destabilizzano e lasciano sempre tracce di sterilità dentro di noi..
kiss
d
Per Luigina
Grazie! Hai proprio ragione, l'incubo è anche e soprattutto una prova. Un abbraccio e buon weekend
d
Nessun incubo. Voglio tornare alla vita! Ti abbraccio forte, mio carissimo Daniel.
Per Sonia
è sempre quello il segreto.. anche nel peggiore incubo voler ritornare alla vita!
grazie
embrace
d
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