Quando il limite della notte sfiora
l’incomprensione di ogni me stesso
restano solo parole apostati
e ombre indelebili sulle tempie
Con le dita stringo bulbi oculari
per estirpare tutte le immagini
che non avrei mai voluto vedere:
sul cuore eclissi di filo spinato
Anche il vento si nasconde
tra i canneti polverosi
di questa pianura immensa
cranio rovesciato di Dio
L’eclisse deforma le ombre
ma non le rende salvifiche
non c’è Pietro il taumaturgo *
in questa epoca sterile
* Secondo gli atti degli apostoli (5,15) l’ombra di Pietro poteva guarire i malati e gli infermi
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