Dopo un po’ di tempo che non si assiste ad un Concerto di Cristina Donà, si tende sistematicamente a dimenticare il suo straordinario talento. Rimane piacevole da ascoltare sui suoi dischi e si apprezza la poeticità dei suoi testi. Ma dalla sua musica registrata non si riesce a comprendere quale straordinario essere umano sia lei davvero. Poi la si va ad ascoltare. Magari in un piccolo locale di provincia, magari stando sotto il palco a un metro e mezzo da lei. E allora si rimane quasi esterrefatti dinnanzi al suo immenso potere artistico, alla simpatia e alla vivacità del suo modo di fare, alla sua eccezionale capacità si stare contemporaneamente sul palco e tra il pubblico. Cristina è modesta e sincera, ma allo stesso tempo è un’artista con pochi eguali nella scena alternative italiana. Il concerto era solo a due – lei e un bravissimo polistrumentista – ma la band non è proprio macata: lei ha supplito con la voce e la chitarra, a un’intera orchestra! Ha dedicato la prima parte del concerto al suo nuovo album (“Così vicini”) e la seconda parte ai pezzi degli album precedenti, assecondando anche parecchie richieste. A cantato fino quasi all’una di notte e la cosa bella è che c’è stato un dialogo costante con il pubblico. Cristina, spero di rivederti presto!
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