Le cicale cantano la sete
nei giorni del sacrificio:
hai distrutto gli anni
calpestato le intenzioni
con superbia vergine
inviolata da ogni dubbio.
Solo diciassette lacrime
dal mio occhio sinistro
per ricordare epoche
di affinità e discordie
accanto al cadavere
della tua umanità.
Nella foto una immagine della chiesa di Maria Santissima della Misericordia, popolarmente indicata anche come Chiesa dei morti (Foggia)
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2 commenti:
Difficile afferrare il senso dei tuoi versi splendidi. Mi piacerebbe comprendere.
Per Sonia
Mia cara, sempre bello leggerti qui. La poesia è di bello proprio questo... senza svelare nulla, riesce a creare briciole di bellezza nel dolore, sublimandolo.
un forte abbraccio
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