giovedì 19 luglio 2018

Diciassette

Le cicale cantano la sete
nei giorni del sacrificio:
hai distrutto gli anni
calpestato le intenzioni
con superbia vergine
inviolata da ogni dubbio.

Solo diciassette lacrime
dal mio occhio sinistro
per ricordare epoche
di affinità e discordie
accanto al cadavere
della tua umanità.

Nella foto una immagine della chiesa di Maria Santissima della Misericordia, popolarmente indicata anche come Chiesa dei morti (Foggia)

2 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Difficile afferrare il senso dei tuoi versi splendidi. Mi piacerebbe comprendere.

Daniel ha detto...

Per Sonia
Mia cara, sempre bello leggerti qui. La poesia è di bello proprio questo... senza svelare nulla, riesce a creare briciole di bellezza nel dolore, sublimandolo.
un forte abbraccio