venerdì 31 agosto 2018

La più amata

Si muove il frassino
il vento lo possiede
perpendicolare all'asse
della stella antica
da Dio la più amata.




Non mi adeguerò
al banale e sordo
scorrere dei secoli:
morirò affamato
nel freddo porpora.

mercoledì 29 agosto 2018

Lion

The snout of the Lion
well-known by my eyes
is in front of
my face

It's mute but for me
it's going on speaking
along all these years
of cold

Oh as I see its front
it's like I'm newborn
it's like I am never
fallen

I cry with no reason 
because the real wisdom 
has not the attribute of time 

It's time to change reason 
I'm not a sad widow 
that has lost his love of life 

This absolution is in the sky 
of summer of abundant shine 
Can be the Lion back this time? 

The mouth of the Lion
half opened half closed
it's for me synonymous
of wisdom

I know I have closed
the door or it's not
the truth that I need
to hold on

And as I watch its nose
even if made by stone
I feel that prodigy
can return

I cry with no reason 
because the real wisdom 
has not the attribute of time 

It's time to change reason 
I'm not a sad widow 
that has lost his love of life 

This absolution is in the sky 
of summer of abundant shine 
Can be the Lion back this time?

Nella foto: faccia di leone al museo etrusco di Chiusi (AR)

sabato 25 agosto 2018

The stone writes the path of the faith

The stone writes the path of the faith
because it cannot be erased
that's why in this place I feel so strong
holy caves and holy peaks among

The stone teaches to be well based
the woods and the trees are the prayers
I find into my soul the presence
of all the sacred elements

I want to clarify clarify my mind 
I want to purify purify my soul 
it's the only way to go on walking 
it's the only way to remain me 

I feel here the essence of God
praying is a prompt attitude
that's why I am used to return
into this big temple of stone

I want to clarify clarify my mind 
I want to purify purify my soul 
it's the only way to go on walking 
it's the only way to remain me 

Monastero de La Verna (AR), 22 agosto

domenica 19 agosto 2018

I have not reached the stone

It's almost twenty years that I come here
in this day full of hope and of fear
I've played with my life, I've played with my voice
but I am still here

It's almost twenty years that I come here
it is my church my temple in the years
the trees are angels, the wind my prayers
and I am part of this

I have not reached the stone 
the night is dark and the animals are strong 
the fear is still so close 
to my heart and I've still so many things of me to know 
What else to say? 
I am not so brave 

It's almost twenty years that I come here
in this strange birthday night's already here
This is the place, where I meet myself
the man or the boy

I have not reached the stone 
the night is dark and the animals are strong 
the fear is still so close 
to my heart and I've still so many things of me to know 
What else to say? 
I am not so brave

venerdì 17 agosto 2018

Helical rising of Sirius


Helical rising of Sirius we wait for
and the sun sinks us with its pure light of gold
there is something sacred
after the millennia
that we cannot explain
but that we can live within
like our ancestors

Helical rising of Sirius is power
that can inflame the sky of east as powder
we are sons of the lights
as we celebrate
the end and the begin
the hope is the real key
it's our mentor

And as we know 
that there is still a sacred sense 
into the present and from the past 
as to the future 
it's a miracle 

And we can live 
this shining moment in the time 
looking at the snake of light 
creeping among stones 
into the circle 

And from the roof I see the star as first
and from that moment begins another beat
on the fire the ground
can make us allowed
to go where it is right
it will heal us tonight
into this new temple

And as we know 
that there is still a sacred sense 
into the present and from the past 
as to the future
it's a miracle 

And we can live 
this shining moment in the time 
looking at the snake of light 
creeping among stones 
into the circle

venerdì 10 agosto 2018

To where you belong

Da quassù la pianura sembra lontanissima. Un altro mondo. Che quasi mi sembra di percepire l'antico confine, ancestrale punto di separazione fra l'antico popolo dei friniati e i romani. I boschi sacri e selvaggi contro l'ordine elevato a divinità. Lontana come quel tempo. Lontana come il profumo dolciastro dei caffè di Teheran, alla deriva da questo occidente impazzito. Lontana come il profumo di quella carta con cui venivano foderate le mensole delle credenze, nella casa in montagna. Che ogni tanto mi torna alla mente. Lontana come sono io da me stesso in questo periodo. Non so chi sono e dove sto andando. E a volte, mentre corro e il sudore mi fa piangere le sopracciglia, mi pare perfetto così. Lontana come mia sorella, sangue e viso come i miei, eppure separata da me da secoli di pensieri opposti. Vorrei tornare verso me stesso. Ma non ne conosco più la direzione. Vorrei almeno dire di averci provato. Diminuire questa immensa lontananza. Tra me e il luogo a cui appartengo. “Say you tried, take it back To where you belong”. Eppure sembra così vicino quel passato durante il quale, per tornare alle nostre case, così immensamente piene di solitudine, attraversavamo quei campi verdissimi. Ed eravamo davvero a casa. “We saw the green fields Turn into homes Such lonely homes”. 

Le parti inglese sono tratte da “Last song” (Damon Albarn / Marianne Faithfull)

giovedì 9 agosto 2018

Tremula

La stanchezza segna il viso
e rende tremula la mente
l’anima si addormenta
in attesa di ossigeno.

Lo spreco di questo tempo
maestoso e potente
è il peccato mortale.

martedì 7 agosto 2018

Divenire pane

Ci sono ancora briciole
lungo il sentiero
briciole che possono
divenire pane
disperse,calpestate
ma in attesa
di respiro nuovo
rugiada distillata
dall’antica botte.

E il sole sul campo arato
è Cassandra d'autunno.

lunedì 6 agosto 2018

Did you catch yourself in the mirror?

Da tempo non lascio i pensieri uscire dalla mia testa. Li sento strusciare sulla parete interna del cranio per cercare uno spiraglio, un minuscolo passaggio, per uscire. Ma non lo trovano. Ora è giunto il momento che escano su questa pagina elettronica e possano osservare la luce dipinta sul cielo che, al di là del vetro, mi appare come una processione di nuvole in pellegrinaggio verso il sole. In pochi mesi mi sono accorto di aver perso la luce. Nulla di prettamente mistico se si considera che la luce per me è “solo” lo spiraglio da seguire nel buio. Quel qualcosa che ti fa andare avanti anche se sei stremato. La scintilla autentica in un mare di facsimili. Da un po’ non riesco più a percepirla. Ho perduto l’idea che ci possa essere un obiettivo sopra a qualsiasi altro o, al contrario, uno scopo che stia sotto ad ogni spinta verso l’alto. Per quale motivo dovrei continuare a brancolare nel buio, senza la speranza di intravedere quel puntino luminoso verso cui procedere? Ho discusso anche con te. Dici che non riesco ad uscire dal mio sentirmi ferito. Dici che da troppo tempo sto recitando il rosario sulle macerie. Siamo sempre più estranei. Non te ne rendi conto? "Where did our love go, you will never know”. Eppure, c’è molto di più. Mi sono accorto di non riuscire più a identificarmi con una immagine precisa. Come se non sapessi più chi sono. Come quando mi guardo nello specchio e non riesco a catturarmi, anche se allungo la mano. Ho smarrito la strada di casa. Verso la mia casa. Quell’alcova ricca di musica e di silenzi sacri, in cui mi rifugiavo per ritornare me stesso. “How did you get home, you will never know. Did you catch yourself in the mirror? It's a sight I understand You considered it all for a second. And put it down to slight of hand”. E così, sono come una bestia selvatica che, dopo la deforestazione, continua a girare intorno alla radura spoglia ricercando di nuovo il suo bosco che non c’è più. “You know I've been running 'round for hours”. 

Le parti in inglese sono tratte da “The beast” di Laura Marling

sabato 4 agosto 2018

Pilgrim's way

I know it is just a little stone
But it is for me so meaningful
I know I’m just a little man
But I feel inside so many men
And here into this sea of stones
I ask to be blessed by God, as the past pilgrims

What I mean is still so confused
I can’t understand what is the proof
I have tried to remember that
We are only fool if we don’t forget
All the awful things that happened
How many times we have been so bad, I need purified intents

It seems this place it’s the end of pilgrim’s way 
When I come here my prayers seem so clear 
Am I closer to God? 
I am closer to all.

I confess over sea of stones
With other pilgrims really so close
That so often I was wrong
In my judgments and opinions
So, after this so long walk
I can put here my stone, a symbol so powerful

It seems this place it’s the end of pilgrim’s way 
When I come here my prayers seem so clear 
Am I closer to God? 
I am closer to all. 

29th July 2018, San Pellegrino in Alpe (LU) 
Il rito connesso a questo luogo è una sorta di penitenza che si rinnova da secoli e che consiste nel camminare lungo un sentiero che parte dalla piazza del paese,  fino a giungere di fronte a una enorme pietraia, formatasi nel corso del tempo e alimentata dai devoti del santo Pellegrino che vi compiono attorno tre giri – tanti, secondo la leggenda, quante le volte il demonio fece ruotare su se stesso il santo dopo averlo schiaffeggiato perché non cedeva alle sue tentazioni -, lasciandovi poi un sasso raccolto in precedenza e depositato assieme a tutti gli altri per chiedere perdono per qualche errore commesso, esprimere un desiderio oppure semplicemente rendere omaggio. La grandezza della pietra è proporzionata alla gravità del peccato che si chiede venga perdonato: naturalmente, maggiore è la pena da espiare, più grosso dovrà essere il sasso. da depositare.