domenica 13 giugno 2010

88


Numero pieno e simmetrico
ottantotto, come i tuoi anni
in questo giorno d’antico vento
che non distingue vita e morte

S’ancora potessi coi miei occhi
vedere i tuoi identici
nel mio sorriso cielo e terra
troverebbero nuova unione

Ma posso soltanto annaffiare
nel giardino del dolce ricordo
il fiore della gratitudine
eterno come il soffio di Dio.

Me lo dicevi sempre. Tua madre ti raccontava che, quando sei nata, qui c’era la festa di Sant’Antonio da Padova, il patrono del paesino. E le campane suonavano a festa, per accogliere le genti di tutta la valle, da est a ovest. E certamente tante persone venivano a farti visita. Con tua madre fiera di mostrare la primogenita al suo piccolo mondo, fatto di briciole sante e poche parole. A volte mi immagino quel giorno di festa. E penso non sia un caso tu sia nata proprio quel 13 giugno. La festa del luogo che avresti abitato e consacrato per tutta la tua vita. Esattamente come i tuoi avi avevano fatto, almeno negli ultimi 400 anni. Vedo i colori sbiaditi e i sorrisi sdentati delle persone. Vedo nei loro occhi la voglia di lasciarsi un passato feroce e misero alle spalle: la Grande Guerra finita da qualche anno e auspici di rinascita dinnanzi. 1922. Nessuno poteva presagire che proprio in quel momento si stava preparando un nuovo male, ancora peggiore. Nessuno ancora immaginava l’avvento dell’oscura epoca fascista, che avrebbe riempito di sangue e terrore ogni angolo della valle. Ma tu, piccola creatura di gioia, in quel momento non potevi che simboleggiare il senso stesso della festa e delle future speranze: le campane della piccola chiesa suonavano anche per te. Avrei voluto esserci anche io. E invece sono qui. Ottantotto anni dopo. Solo e nel silenzio totale. Non una persona in tutto il paesino. Tutte le case chiuse. Forse, alcune di esse, rivivranno per qualche giorno in agosto. Altre rimarranno mute per sempre. Non c’è più nessuno e anche la chiesa è muta. Sono sparite persino le campane. Entro per accendere una candela in tuo onore e l’odore di polvere quasi mi soffoca. Da quando non ci sei più, è come se anche lo spirito di questo luogo fosse sparito. Lui che ti aveva benedetto 88 anni fa. La sua festa era la tua. Binomio inscindibile che non hai mai rinnegato. Nonostante i terribili momenti vissuti. Io vorrei essere degno della tua eredità. Vorrei fare rinascere questo luogo magnifico da solo, proprio oggi. Ma non trovo dentro di me alcuna energia. Annego la terra verde di lacrime calde. E mi lascio sprofondare nel silenzio nostalgico di un passato lontano, eppure oggi presente più che mai. Guardami nonna! Buon compleanno! Riesco ancora a sorridere. Solo per te. “You are in my blood like Holy wine”.

Le parti in inglese sono tratte da “A case of you” by Joni Mitchell.

7 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Un giorno spero di diventare nonna e di essere amata da mio nipote con quello stesso immenso amore che tu hai riservato alla tua.
Notte, Daniel.

riri ha detto...

Caro e giovane amico, siamo tutti complici e forse anche un pò lontani, ma l'amore che unisce due persone così, al di là del tempo, dello spazio del dolore del mistero stesso che non ci spiega il perchè siamo qui ora in questo momento, allora Daniel caro, mi piace pensare che è tutto scritto, come in un grande libro del destino, un nipote come te, chissà se lo meriterei..però al mio insegno un pò a ballare e ad andare nelle pozzanghere con i piedi (un nostro segreto), forse bisogna essere ancora bambini per avere un'anima..
Ti abbraccio, quello che hai scritto le arriverà in qualche modo, perchè sarebbe un peccato restasse solo qui per chi ha la fortuna e la gioia di leggerti:-)

Anonimo ha detto...

Non passavo da tanto...anche io scelsi una rosa bianca...Lei ti sente,non dubitarlo mai.

Ti abbraccio

Isotta

Fly ha detto...

Dopo tante crocifissioni... non puoi che essere l'uomo delle rinascite... e credo che tu abbia già esperito una rinascita quasi ancor prima che sperimentassi la nascita...
Quindi chi più di te può aver in sè l'energia per far rinascere quel posto... oltre a viverne ogni istante lo spirito per l'attaccamneto e l'Amore che dimostri...
A volte le cose basta volerle... e una pazienza infinita ad assecondare il disegno universale: prima o poi ciò che deve accadere... accade...
... E non sei solo... prima fra tutti... Lei.. è con Te!
Credo che nel giorno del suo compleanno, un più bel desiderio non potevi esprimerlo e Lei... ha spento le candeline tutte d'un fiato per Te!
Ti abbraccio forte...
Fly

Daniel ha detto...

Per Sonia
Mia cara, sono certo che non mancherà mai l'amore nella tua vita. Grazie, un abbraccio

Per Riri
Qualcosa mi suggerisce che sei una nonna fantastica e stai dando al tuo bimbo tantissimo. Io spero davvero le arrivi qualcosa, ovunque sia. Non l'ho più vista purtroppo, se non una volta in sogno, ma la sento sempre molto forte.
ti abbraccio... grazie..

Per Isotta
Che bello rileggerti qui. La rosa bianca per me è simbolo della purezza di un sentimento che non poteva essere più puro di così. grazie. bacio

Per Fly
Grazie cara.. ancora una volta la tua sensibilità splendida mi ha fatto versare una lacrima... una bella lacrima..
ti abbraccio
D

Luigina ha detto...

Capito qui quasi per caso, dal blog dell'amica Rirì, dove ho letto un tuo bel commento e trovo questo post,che mi ha commosso fino alle lacrime. Anch'io vorrei riuscire a meritare un/una nipote come te. Per ora ne ho solo una di un anno e mezzo e un altro/a in arrivo che vedo raramente, ma ogni volta che posso stare con lei è una gioia indescrivibile: il sorriso che illumina il suo volto quando mi vede ha il potere di far scattare una complicità che con mio figlio, quasi tuo coetaneo, non ho mai provato. Sono sicura Daniel che la tua nonna, da dove ora si trova, guiderà il tuo cammino come allora, incoraggiandoti nelle scelte importanti della tua vita.

Daniel ha detto...

Per Luigina
Grazie per le tue splendide parole. Mia nonna mi ha cresciuto e per me è stata tutto per tantissimo tempo. Il mio mondo, il mio rifugio, il mio esercito contro il dolore. ora sono solo con la sua immensa eredità morale di cui non sono degno. Ma sono fieri di avere avuto questo dono meraviglioso. Grazie e sono contento tu abbia già un rapporto così dolce con il tuo giovane nipotino. ti abbraccio