martedì 13 dicembre 2011
Oíche an tsolais *
In un anno il vento
ha cambiato direzione
e si è fatto caldo
per asciugare lacrime
di terra affogate.
La notte che dicono sia
dell’anno la più lunga
porta scintille di luce
e acque sconfinate
coperte di stelle nuove .
Non ci sono coincidenze
di sorrisi ignare
soltanto la semplicità
grata figlia del sole
e dell’antico tormento.
* In gaelico irlandese “Notte della luce”
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8 commenti:
Che meraviglia Daniel questa tua Poesia.
L'antico tormento, il chiedersi cosa vale la pena, per chi è necessario "vivere", in questo mondo sgangherato, dove impera odio e male, dove solo la speranza di una scintilla in una notte lunga dà ancora un senso alla speranza.
Un abbraccio
Per Riri
Mia cara.. a volte occorre fermarsi e capire che per andare avanti bisogna imparare ad asciugare le lacrime e osservare le scintille di vita che ancora compaiono nel cupo della notte.
Un forte abbraccio e grazie
D
A volte notti così arrivano inaspettate dopo tanto buio a ristorare un po' l'anima.
Per Baol
Sì, penso si viva per queste notti. grazie per il passaggio.
un saluto
D
Ci si perde in questo tuo scrivere e'meraviglioso "camminare" su queste righe. Vivendole..trattenendole..consumandole...
Certe emozioni non si possono trascrivere, solo provare.
Un'abbraccio Daniel... ... ...
Per LdC
Grazie mille.. credo che leggere e camminare dovrebbero essere considerati quasi sinonimi...
Un abbraccio
D
Caro quando il vento cambia direzione, le acque chete agitano i salici che sfiorano i flutti... e la Luce gioca tra le fronde..
Un abbraccio
Per Fly
Grazie cara, è un po' come se tu avessi continuato questa poesia con le tue parole.
Un abbraccio
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