venerdì 9 dicembre 2011

Suθi *
















Ho scoperto un tempio nero
alto di colonne tradite:
luce perduta nei secoli.

E nel mistero onirico
ne ho percorso i sentieri
tra i grigi ulivi fossili.

Un’etrusca reminescenza
traspare muta d’oscurità:
il triste sorriso di Veio.

Osservo strade congiungersi
e labirinti spalancarsi
punti cardinali unirsi.

Canali di acque aride
trasportano ombre mortali:
i figli degli dei caduti.

Al mio fianco l’Angelo rosso
parla di profezie compiute
e di palmi insanguinati.

Penso ai segreti della terra
ai culti sepolti dal tempo
e agli umani ignari.

Una porta richiama l’altra
nel viaggio interminabile
tra i guardiani e le spie.

Il mio respiro è la chiave
per aprire agli spiriti
lo spiraglio verso il cielo.

* “Tomba” nell’antica lingua etrusca.

6 commenti:

riri ha detto...

Caro Daniel, intanto un grazie grande per le tue belle parole..so che ci comprendi..per la tua poesia così intensa trovo sublimi gli ultimi versi..Sai spesso sogno una scala che mi porta su, un sogno ricorrente e bello che mi lascia una serenità grande per tutto il giorno..Buon fine settimana ed un abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Riri
Cara amica, songnare una scala che ti porta su è davvero bellissimo. Davvero. Mi ricorda una poesia scritta ormai più di un anno fa... "Pargod", cielo in ebraico.
Un abbraccio di forza per te.
D

Fly ha detto...

Una poesia ricca di miti sepolti e ritrovati, rinnegati e ricreduti, di salite e cadute, di terra e cielo.. un unione cercata e difficile: facile salire al cielo dimenticando la terra o gravare sulla terra senza nessuna direzione verso il cielo..
Ora mi sembra di vivere l'era dell'assurdo.. nessun legame ne con la terra, ne col cielo...
viviamo a mezz'aria... troppo progrediti per gli antichi Dei e per occuparci della terra...
Viviamo in un limbo fin troppo dorato dal progresso...dal quale stiamo precipitando per il troppo peso e azzardo... Quale paracadute avremo a disposizione? La terra sarà ancora una volta disponibile ad accoglierci nella caduta... e guidarci dal suo basso verso il suo vero Cielo...
Sembra la sfida che gli antichi Maya hanno preannunciato per questo nostro 2012... tutto da vivere!
un abbraccio
Fly
p.s.: assomiglia molto, vero? (illustrazione)

Daniel ha detto...

Per Fly
Mia cara... sì... proprio così... viviamo a mezz'aria... le similitudini fra gli idoli Maya e quelli Etruschi sono incredibili... grazie sempre.. un abbraccio..
D

Anonimo ha detto...

A volte mi sembra che le tue poesie appartengano ad un altro mondo....non dovrei dirtelo ma è quella che avevo intenzione di votare per la disfida :)

Complimenti!


Elyse

Daniel ha detto...

Per Elyse
Grazie mille cara!! Effettivamente qui si parla di un altro mondo ;-)
Un abbraccio
D