lunedì 21 maggio 2012

Idho *













Il carnevale dei papaveri
sul bordo della strada
l’orzo sbiadito in attesa
del trionfo di Bran **.

Le luci della prima alba
non scoloriscono la pioggia
la musica non può ancora
ipnotizzare il cielo.

Il fiume della genetica
sfocia nella bellezza
o nei fatiscenti rigagnoli
dello spreco assoluto.

Sulla terra devastata
dal sisma inaspettato
le siepi d’erica*** affogano
sotto il diluvio e i detriti.

I rametti del tasso ****
si stagliano nel cielo
- in eclissi disperata -
veggenti del nuovo corso.

* “Idho” = albero del tasso in gaelico.
** Bran è il tipico eroe solare della mitologia britannica: il suo trionfo segna il trionfo dell’estate e quindi il conseguente raccolto dei cereali.
*** Nella tradizione druidica l’erica bianca protegge dagli eccessi della passione ed era utilizzata per calmare gli animi dopo eventi particolarmente catastrofici.
**** Nella tradizione druidica era l’albero associato alla morte.


Nella foto: la torre dell’orologio a Finale Emilia (Modena) dopo il terremoto devastante del 20 maggio 2012.

11 commenti:

riri ha detto...

Parole toccati e profonde per un evento terribile, non c'è rifugio che tenga quando la terra trema, si trema con essa...
Un abbraccio Daniel, sempre i tuoi versi hanno un tocco di magia, come per l'edera bianca...

Daniel ha detto...

Per Riri
Mia cara, non mi era mai capitato che il terremoto mi toccasse così da vicino.. le scosse continue di giorno e notte.. l'ufficio con i calcinacci per terra.. amici e parenti senza più una casa.. devastante.. siamo così piccini.. di fronte alla natura.. dovremmo capirlo prima o poi... un forte abbraccio

Fly ha detto...

Vorremo avere sempre tutto sotto controllo.. Vorremmo pure che la fede si potesse scrivere sui libri, imbalsamare nelle tradizioni, quasi vorremmo insegnare a Dio il proprio mestiere... quello che può permettere che accada o no...
Poi per pochi secondi la terra trema ed ogni cosa può diventare un'altra...
Il Cielo sembra lasciarci in balia della terra... e noi tra i detriti
facciamo la conta di ciò che non crolla mai...
anche se lo spettro della distruzione ferisce profondamente ogni nostra sicurezza...
Forse ti sembrerò troppo cruda... ma Romani 8:19-21 ci dice che: “La creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.” La caduta dell’umanità nel peccato ha avuto effetti su tutto, incluso il mondo nel quale viviamo. Tutto nella creazione è soggetto alla “vanità” e alla “corruzione”. Il peccato è la causa primaria dei disastri naturali, esattamente come è la causa della morte, della malattia e della sofferenza.

Nulla verrà sprecato, chissà quante persone constatando la propria vulnerabilità cambierà priorità... o ad altri è data grande opportunità di offrire aiuto e dimostrazione di umanità...
Potrebbe quindi considerarsi contemporaneamente castigo o misericordia di Dio...
Io preferisco pensare che sia una conseguenza del libero arbitrio...
La più grande ricchezza che Dio ha concesso all'uomo insieme alla vita... e ogni tanto il conto delle proprie scelte viene presentato... ma assieme ci vengono forniti nuovi mezzi per poter saldare il debito...
La nostra anima é divina
e degna di non aver tutto gratis ma di scoprire la bellezza del suo essere connessa a quell' Amore così difficile d'accogliere... così grande da contenere...
Una preghiera col cuore ad ogni uomo provata da questa catastrofe...
Un abbraccio..
Fly
...troppe parole...

Daniel ha detto...

Per Fly
Cara,nel Qoelet si dice che l'uomo è spreco di sprechi .. che il tutto è spreco.. Il terremoto ci rende piccoli.. io non so cosa sia davvero il peccato.. so però che ognuno di noi sa dentro di sè, nella sua essenza, cosa sia bene e cosa male.. cosa ci avvicina e cosa ci allontana della nostra anima... Noi siamo il nostro libero arbitrio.. ma certi eventi sembrano rubarcelo... grazie di tutto.. un abbraccio.. D

Nicolanondoc ha detto...

Ciao Daniel, un elogio alla tua bella poesia, un abbraccio e buon fine settimana.

O.t. visto che sei sempre in giro, noi andremo a Napoli,dal 29/5.chissà..vedi sull'isola che c'è.

Daniel ha detto...

Per Nicola
Grazie mille! Non ho purtroppo giri a Napoli prossimamente, anche se mi piacerebbe. Sono due anni che non vado a Napoli o da quelle parti.. Buon fine settimana! D

Anonimo ha detto...

Ciao caro,
sto seguendo anch'io tutta la vicenda terremoto e mi rendo conto quanto siamo deboli di fronte a questo genere di cose....sono sconvolta.
Per quanto riguarda la tua poesia fortemente simbolica, non capisco il perché ma mi piace molto questa strofa:
"Le luci della prima alba
non scoloriscono la pioggia
la musica non può ancora
ipnotizzare il cielo."

Comunque tienici aggiornati, sono molto preoccupata.....

Un abbraccio fortissimo!

Elyse

Daniel ha detto...

Per Elyse
Mia cara, grazie per le tue parole. Qui la situazione è davvero molto pesa, molto peggio di quella dopo la prima scossa. Non sappiamo più cosa aspettarci, mi sembra divivere l'apocalisse.
Un abbraccio
D

riri ha detto...

Caro Daniel facci sapere, ti pensiamo con affetto.

Anonimo ha detto...

Mi aggiungo anch'io a Riri: come stai? Stai lavorando in questi giorni??

Elyse

Daniel ha detto...

Per Riri
Siamo qui che ancora balliamo, queste scosse e questa totale imprevedibilità, ci stanno massacrando. Sarei dovuto partire per la Russia per lavoro ma vista la situazione è saltato tutto. Siamo nelle mani di Dio / degli dei... e del nostro buon senso..
un forte abbraccio

Per Elyse
Mia cara, sto lavorando il doppio anche causa l'emergenza, ma le mie normali attività sono assai trascurate. Per non parlare delle cose che amo. Non riesco a scrivere da settimane! Ma l'unica speranza è che la terra smetta di tremare. un abbraccio e grazie