martedì 2 dicembre 2014

Ode alla saggezza della malattia











L'attesa raccoglie i pensieri
come un setaccio fa nel mare
trattiene quelli grandi e seri
quelli sottili lascia andare.

Ancora una volta il mio corpo
mi insegna la via della saggezza
il dolore è come un corvo
che mi grida dentro all'orecchia.

E mi sento sempre più lontano
dallo scoprire finalmente
il mio vero ruolo nel piano
con la cacciata d’ogni serpente.

Il mio corpo è martire saggio
e si deforma e si difetta
 e si attorciglia come faggio
in questa foresta maledetta.

4 commenti:

arteletteratura ha detto...

Ciao, scusa se ti riscrivo, però siccome la scadenza per l'invio dei testi per il nuovo numero della rivista è in questi giorni, ho bisogno di sapere quando riuscirai a inviarmi qualcosa, così mi posso regolare.
Se vuoi mi puoi inviare anche qualcosa di non inedito, qualcosa di già pubblicato (non dimenticare di inviarmi anche la traduzione).

Ti prego, fammi sapere, ci tengo tanto alle tue bellissime poesie inglesi e ci tengo ad averti tra i partecipanti alla rivista. Fammi sapere. A presto!

Daniel ha detto...

Per Lorenzo
Ti ringrazio, ti ho inviato una mail con il materiale.
Un saluto
d

Fly ha detto...

Che bella questa poesia... pare che l'arte prenda i suoi respiri più profondi dalle sofferenze più brucianti...
un abbraccio grande
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Cara, il punto è che il dolore ha una voce forte che copre tutte le altre, interne ed esterne...
embrace
d