Nel punto in cui il sole trabocca
e il cielo diluisce la terra
la luce santa del futuro tocca
la mia mente che nello spazio erra.
Lùgh splendente sussurra con la bocca
il segreto che nella mano serra:
nel nuovo raccolto il senso nuovo
del divenire ogni giorno uomo.
E dentro l’acqua immergo la vita
per plasmare la preghiera più pura
che col coraggio sostiene la sfida,
che ogni giorno appaga l’arsura
nata da questa continua salita
verso una meta d’incerta natura:
ecco il destino dei discendenti
di antichi dei e di combattenti.
Saggio dei frutti il nuovo sapore
dalla vetta incantata del mondo
e nel respiro ricerco l’ardore
che in questo fascio di grano biondo
canta con forza la virtù del sole
l’eternità in un solo secondo:
e se sottoterra tumulo fiori
sento nel vento d’autunno gl’odori.
* Il Dio celtico del sole da cui prende il nome la festa celtica del raccolto “Lughnasadh”(1° agosto).
Nell’immagine la spettacolare “Man an Toll” (pietra perforata) a Morvah (ovest Cornovaglia).