giovedì 28 gennaio 2010

Freddo di cipressi


Freddo di cipressi
la notte di Trieste
la luna strappa veli
di sonno inconsistenti
morte semina vita
sulle pendici brune
battute dalla bora

Trieste 26 gennaio 2010

L’immagine è un pastello di “Jordan Kammer”

5 commenti:

riri ha detto...

Un'immagine un pò scura, ma comunicante:-)
Quando scrivi lo fai con l'anima, non si può dire niente...so solo che la luna è piena ed è così in tutto il mondo, si guarda forse con occhi diversi, ma è magica:-)
Baci e..grazie, semplicemente:-)

dimensionex ha detto...

la luna strappa veli....che bell'immagine, dovrebbe essere sempre così la poesia, una sorta di spezzoni di immagini che ti passano alla mente mentre leggi!!!
1 bacione e buona domenica sera.

Fly ha detto...

Le tue parole unite all'immagine
danno l'idea di quanto la morte e la vita siano intimamente connesse.. quei cipressi sparuti illuminati dalla luna sembrano farsi coraggio...accompagnano con discrezione la morte... ma sono vivo simbolo della vita eterna...
molto intensa e composta.
Ti abbraccio...
Fly

Fly ha detto...

Le tue parole unite all'immagine
danno l'idea di quanto la morte e la vita siano intimamente connesse.. quei cipressi sparuti illuminati dalla luna sembrano farsi coraggio...accompagnano con discrezione la morte... ma sono vivo simbolo della vita eterna...
molto intensa e composta.
Ti abbraccio...
Fly

Daniel ha detto...

Per Riri
A volte cupezza e quiete sono freterne amiche.
Ti abbraccio

Per dimensione X
Diciamo che in poche parole hai descritto bene il mio modo di scrivere.
Grazie .. un abbraccio

Per Fly
I cipressi sono un simbolo fortissimo. La morte che crea la vita
un abbraccio