lunedì 19 luglio 2010

Cristina Donà, 18 luglio 2010, Sant’Agata Bolognese (Bo) – Parco della Mezzaluna


Briciole di cielo
dentro il mio tè bollente
la superficie della tazza
vibra con la tua voce

Forse sei davvero
un goccia su un nido
ghiacciato di inverno
o d’estate arso

Cristina Donà è un’anomalia della musica italiana. Una che va per la sua strada. Che ha una personalità sua: non copia nessuno. Lei ti fa ridere e ti fa piangere. Con la sua voce potente e aggraziata. Con la sua poesia karmica (“Parlami dell’universo, di un codice stellare che morire non può… di anime in continuo mutamento.. e abbracci nucleari estesi nell’immensità.. dove TU MI STAI ASPETTANDO ADESSO…”), ma anche di pura e banale quotidianità (“La signora spingeva il carrello pieno di belle cose, esibendo quella spesa strabordante, prima spinge poi sorpassa,lei voleva arrivare per prima alla cassa, io volevo essere altrove”). Lei è una strega, una saggia, travestita da cantautrice rock. E che bello sentire il concerto aprirsi nella dolce e pura semplicità di “Settembre” e chiudersi nel rock forte di una band che sa assumere forti connotazioni anglosassoni. Cristina Donà non può stancare. Può solo fare innamorare.

2 commenti:

riri ha detto...

Ti mando solo un abbraccio..sai che sono profana in materia musicale..le tue recensioni sono belle e ricche di entusiasmo puro..proprio come sei tu.

Daniel ha detto...

Grazie cara.. con la musica non occorre intendersene... basta abbandonarsi! Io vorrei essere molto più entusiasta delle vita di quanto non sia effettivamente.. però la musica ancora sa darmi tanto...
ti abbraccio... grazie sempre
D