martedì 25 gennaio 2011

Dal meriggio


Mi feriscono rapaci
queste schegge di sole isteriche
cadenti dal meriggio.

Il cielo attende
di divorare ancora
la luna
pezzo per pezzo
senza sosta.

Fino alla scomparsa
della luce nel buio
e l’avvento inevitabile
della vita nuova.

Nella foto: tramonto tra i rovi accanto a Silbury Hill, Avebury, England

6 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Carissimo Daniel, ma tutte queste incredibili poesie sono state raccolte e pubblicate?
Credo che tu abbia un talento vero, maturo. Credo che tu possa definirti davvero un poeta.
Ti abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Sonia
Grazie mille per ciò che mi dici. "Poeta" è una parola enorme e piena di significato, non mi sento tale, ma mi piacerebbe un giorno poterlo essere davvero..c'è ancora tanta strada da fare. Ho pubblicato in antologie qua e là alcune cose, per ora..
grazie davvero
Daniel

riri ha detto...

Sai Daniel mi è venuta in mente una frase di Battiato (una poesia-canzone), che ben si abbina al tuo pensiero poetico..
" e il mio Maestro m'insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire"...
Ti abbraccio, anche se qui oggi manca il sole, ma mi faccio bastare quel raggio che s'intravede tra i tuoi alberi inglesi.:-)

Daniel ha detto...

Per Riri
Io lo dico sempre che Battiato è un genio della poesia. Grazie per questo splendido pensiero!
Un abbraccio cara amica
D.

Fly ha detto...

E' difficile intravedere nei meriggi nuove albe... ma nel momento che si accetta il cielo che divora la luna, è subito giorno... la guarigione dalla sofferenza è l'accettazione...
l'accettazione è il superamento della prova...
Ti abbraccio forte

Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
L'alba può arrivare in ogni momento mia cara...ma solo dopo l'accettazione... grazie.. ti abbraccio...
D