giovedì 14 luglio 2011

Ghiùr *
















Gli anni non modificano
la perfezione del tuo viso
né il desiderio porpora
di raggiungerti un istante
di assomigliarti ancora
d’intravedere i tuoi occhi
nel blu profondo dello specchio.

In queste notti immobili
dal cielo di ambra fossile
sul crinale sottilissimo
che slega un giorno dall’altro
i miei sogni si smarriscono
nel labirinto di smeraldo
dei tuoi sguardi enigmatici.

E tra i prati onirici
intuisco la tua essenza:
la bellezza inconsolata
non conosce alcuna pace
né redenzione secolare.
(Nessuna nuova conversione
t’attende nel mondo futuro).

* Ghiùr = “conversione” in ebraico; nell’uso comune del termine il ghiùr sarebbe la procedura al termine della quale un non ebreo diventa ebreo. Al convertito non è chiesto di sapere tutto, ma semplicemente di non rifiutare nulla. Secondo la Mishnà ebraica "Ciascun membro di Israel ha parte nel mondo futuro": ciò significa che Israel è colui per il quale la parte presente proviene da un mondo ancora a venire. Non è il passato che ci crea, bensì il futuro (è questa l'eternità di Israel). Chi dimentica ciò è perduto. / Nell’immagine “Uomo allo specchio” di Magritte.

5 commenti:

Laura ha detto...

Anche questa poesia mi colpisce particolarmente. Il titolo stesso mi ha colpito e incuriosito. Si coglie un senso di spirituale, religioso... ma penso si posssa interpretare anche diversamente. Mi piace l'uso delle metafore... "prati onirici", "il desiderio porpora", "cielo di ambra fossile"... "labirinto di smeraldo"... Bellissimo! Un altro capolavoro. Sei un grande poeta. Laura

Daniel ha detto...

Per Laura
Ti ringrazio sempre molto per le tue parole. Credo che tutti i sentimenti profondi abbiano un origine spirituale, essendo la nostra essenza spirituale. è bello ricevere un commento sia tecnico che emotivo! Anche se sei decisamente troppo buona con me ;-)
un abbraccio
D

Fly ha detto...

So quanto Lei possa essere importante affinchè il tuo non sia un avvenire ma un divenire...
come i suoi occhi blu che ti hanno fatto da specchio possano ora essere i tuoi stessi occhi con cui abbracciare allo stesso tempo nello stesso luogo il tuo, il suo.. passato, presente e futuro...
quel luogo dimora nel Nome d'Israel e nel nome di ogni anima che vive in comunione con tutto il creato e l'increato...
Non esiste altra conversione...
Un abbraccio
Fly

riri ha detto...

Bellissima!!!!!!
Daniel, la conversione potrebbe essere anche accettazione in toto dell'altro, dell'essere umano con tutti i suoi limiti? Tutto parte da noi e dall'anima..e credimi, la tua è grande.
Un abbraccio giovane e profondo Poeta.

Daniel ha detto...

Per Fly
Bellissimo il concetto di conversione che hai espresso.. e la distinzione fra avvenire e divenire.. grazie... un abbraccio D

Per Riri
Cara, conversione come accettazione? Assolutamente sì.. ti abbraccio forte.. grazie... D