sabato 26 gennaio 2013

Gófl *












In questa casa zoppa
abbandonata
al caos del tempo
al sisma insensato
cerco tracce di te
come segugio affamato
di ricordi.

Rimangon solo la polvere
- il linguaggio dell’assenza -
e le ombre desolate
bucce di gioia trascorsa.

Nella borsa sgualcita
il tuo libro dell’orazioni
memoria tua che sempre
avrò nelle mie mani.

* “Bucce” in dialetto centese.
Cento (Fe), 24 gennaio 2013

8 commenti:

riri ha detto...

Tracce..a volte sono importanti per emergere dalla sofferenza, tracce di gioia..una poesia bellissima, dove echeggia l'amore e l'assenza-presenza..
Un abbraccio.

Daniel ha detto...

Per Riri
Grazie sempre cara per la tua infinita sensibilità. un forte abbraccio

Anonimo ha detto...

Ricordo vivo non solo atraverso un scritto,un scritto che ricorda il amore di una preghiera,di una disciplina,di una carezza nel adormentarse.Ricordo di una presenza sempre viva che ancora seduta nella sedia nel suo angolo di vita rimane a guardare il suo frutto di felicita...ma non vuole una lacrima,vuole un sorriso perché dal alto la sua borsa di orazioni sempre ci sara.Il mio saluto sentito. Angelo

Daniel ha detto...

Per Angelo
è bello rileggerti qui dopo tanto tempo, amico Angelo, mi scalda il cuore. Grazie per la tua squisita sensibilità che come vedo rimane immutata. Un abbraccio. D

Fly ha detto...

Hai raccolto la cosa più preziosa.. e so che saprai farne tesoro...
Un abbraccio grande...
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Purtroppo non sono molto portato alla preghiera negli ultimi tempi.. ma è comunque un ricordo inestimabile..
grazie cara
ti abbraccio
d

Elyse ha detto...

Caro Daniele,
non devi cercarli, perché i ricordi quelli indelebili e più belli sono già dentro te ;-)

Ti abbraccio forte!
Coraggio!!

Elyse

Daniel ha detto...

Per Elyse
Mia cara.. hai ragione.. purtroppo è una grande debolezza umana quella di cercare i ricordi negli oggetti... un abbraccio
grazie
d