lunedì 14 aprile 2014

Cospargo di sale la domenica











La mia minuscola esistenza
angolo di sole alternato
ad ombre nere di ossessioni
reso ogni giorno più acuto
dallo scorrere dei giorni bianchi
e di notti colme dei sussurri
delle stelle lontanissime.

Bastano pochi istanti orfani
per rendere il letto artico
di solitudini taciute
con il respiro polveroso
che tenta di cercare luce
al di là delle persiane chiuse
come la bocca muta di Dio.

Cospargo con mani fredde
di sale questa domenica
lascio che le ferite brucino
sui tagli obliqui del tempo
perché solo il dolore puro
dà senso al sollievo bambino
dell’incessante rinascita.

2 commenti:

Fly ha detto...

Quanto fa male la bocca muta di Dio... Vorrei sentirla tuonare su questo universo orfano!
Un abbraccio
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Mia cara.. resta da capire se è Lui che non parla o noi che non sentiamo...
embrace
d