L'ultima luce dell'estate
illumina macerie
sul mio viso
e nel cortile
la casa attonita
osserva
mentre le foglie rosse
del pero selvatico
sfiorano
la devozione antica.
Sono giorni striduli
di albe infinite
e tramonti brevissimi
con il sole a precipizio
sull'abisso dell'ovest
e la notte che ingoia
ogni cosa
all'improvviso.
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