martedì 28 luglio 2009

With the evening on my tail


A volte, la cruda certezza della tua assenza, mi coglie impreparato. E precipito nel baratro dell’angoscia. Sento il mio cuore staccarsi dalla sua alcova naturale e risalire tra i polmoni. Poi nel collo. Le vene si gonfiano fino a scoppiare e mi impediscono anche di deglutire. Fino a che il cuore si posiziona nel retro del cranio e da lì inizia a battere in modo profondo e accelerato. E allora mi sento esplodere e il rumore diviene assordante. Mi alzo dal letto e spalanco la finestra. Fuori è un’amabile serata estiva. Una leggera brezza trasporta profumi e cicaleggi. Qualche stella si affaccia indifferente. Io ti cerco fra gli arbusti del giardino. Fra i muretti corrosi dal tempo. Tra i fiori notturni. Ma non ti vedo. Nemmeno la tua ombra che ogni giorno ancora credo di percepire. Inutilmente. Da quando non ci sei più la quiete dei giardini d’estate mi infastidisce. Invece di accarezzare la mia anima la gratta e la corrode impietosamente. Non sopporto le sottili voci trasportate dal vento. Né gli alberi frondosi che sfiorano le mura della casa. Tutto questo non ha più senso. L’assenza ha divorato tutto. Chiudo la finestra. Mi sdraio e attendo che il mio cuore smetta, con il suo frastuono, di ricordarmi che la vita è sempre più potente di ogni altra cosa. Ben sapendo che una sera d’estate, una qualunque sera come questa, fluttuerò da te. “I was perched outside in the pouring rain trying to make myself a sail, then I’ll float to you my darlin’, with the evening on my tail”.

Le parti in inglese sono tratte da “Candy” by Paolo Nutini

12 commenti:

ilnomechestaipensando ha detto...

Sempre da lacrime Daniel, complimenti . .
perdonami se negli ultimi mesi sono parecchio assente ma son sempre più senza parole. .

un saluto

Cielo ha detto...

Dani.. :)
Apparte che le vene non ci mettono nulla a scoppiarti perchè sei magrissimo, anzi, come direbbe qualcuno di mia conoscenza, sei magerrimo! :(
Poi.. Mi piace proprio tanto la canzone di Paolo Nutini, Candy, ormai è entrata nella mia playlist automobilistica :)
Poipoi.. La vita è più forte di tutto.. Quanto è vero..Del resto -mio caro Trent'ossa- se si chiama istinto di sopravvivenza un motivo ci sarà..
Sai, una volta in particolare mi sono lasciata trascinare dalla vita e dalla sua forza.. Non so se andarne fiera per avere "superato" un limite o perfino vergognarmi per aver "sotterrato" un dolore pronto a sferrare il suo attacco non appena il fragile equilibrio dovesse saltare..

Cielo ha detto...

Dani.. :)
Apparte che le vene non ci mettono nulla a scoppiarti perchè sei magrissimo, anzi, come direbbe qualcuno di mia conoscenza, sei magerrimo! :(
Poi.. Mi piace proprio tanto la canzone di Paolo Nutini, Candy, ormai è entrata nella mia playlist automobilistica :)
Poipoi.. La vita è più forte di tutto.. Quanto è vero..Del resto -mio caro Trent'ossa- se si chiama istinto di sopravvivenza un motivo ci sarà..
Sai, una volta in particolare mi sono lasciata trascinare dalla vita e dalla sua forza.. Non so se andarne fiera per avere "superato" un limite o perfino vergognarmi per aver "sotterrato" un dolore pronto a sferrare il suo attacco non appena il fragile equilibrio dovesse saltare..

Gas ha detto...

Hai notato quante cose accomunano i nostri due post? Situazioni diverse, ma le parole ed il profondo significato che racchiudono sono gli stessi...Mi piace questa cosa. Tanto. Fa sentire meno soli.
Vado in vacanza Dan, spero in bene, così come tanto bene lo auguro a te. A presto. Gas

isottalamora ha detto...

La vita é più potente di qualunque cosa...c'est vrai.
Non ci resta che viverla come meglio possiamo.Non per dimenticare l'assenza,ma per anestetizzarci.
Reagire non é una cura,ma cronicizza il male.

Ti abbraccio

Fly ha detto...

Daniel a volte le ombre di qualcosa che sappiamo non esistere più… sono pronte ad apparirci furtive… davanti… quasi per prendersi gioco dell’incolmabile senso di vuoto… che avvertiamo quando la fede vacilla… ma è più forte… sempre più forte la vita… che sembra ferirci e farci morire ogni volta che ci sentiamo vivi… gioco beffardo… si vince solo quando ci si lascia fluttuare… nell’universo… arresi ad essa… ma partecipi… raggiungeremo il tutto che il vuoto dell’abbandono ci offre…
La foto che hai postato… mi ricorda tanto qualcosa… non so cosa… so solo che mi impasta il cuore di nostalgia… la stessa, forse che intravedi dalla tua finestra…
Baci…
Fly

Laura ha detto...

Provo anche io lo stesso... e purtroppo più spesso di quanto non voglia o non sia disposta ad accettare per me stessa. Leggendoti e vivendo sentimenti comuni ai miei, mi capita di pensare di sentirmi meno sola... A volte il blog serve anche a questo.

Un saluto, buona serata
Laura

honey ha detto...

quello che manca brucia. ma se brucia c'è.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Perche non:)