lunedì 23 novembre 2009

I don't have the right

Perché continuo a rifugiarmi qui ogni volta che crollo? In questa musica perfetta. Sequenza di note indubbiamente divina. Pur se straordinariamente umana. Da sempre l’unico “luogo” in cui mi riconosco nella mia debolezza. Ma allora non è cambiato niente? Non c’è stata nessuna conquista negli anni. Se penso a tutta la strada percorsa inutilmente, sento le mie ginocchia spezzarsi. E l’anima liquefarsi come la nebbia nel sole di mezzogiorno. Come è possibile sentirsi così coraggiosi nell’apice dello sfinimento? Questa oscura sequenza di note rende le ore profondamente buie. E nell’oscurità più totale le ombre non hanno più alcun potere. Non fanno paura. Si dissolvono. Perché questo senso di colpa? Sono colpevole verso me stesso. Per lo spreco immenso che ho perpetuato. Per queste mie mani ancora troppo deboli: incapaci di creare. Per questa mia scrittura sempre troppo timida e fiacca: incapace di rendere la vita nelle sua famelica e forte complessità. Non c’è mai stato niente di giusto? Tutto è sbagliato perché non porta all’evoluzione. La perfetta ciclicità annulla la spirale ascendente. Le conquiste sono effimere come i fiori di pesco ad ottobre: destinati alla morte prematura. “What else should I write? I don’t have the right. What else should I be? All apologies”. E io sono sempre qui. Fermo. Senza sapere se questa feroce consapevolezza che ho di me stesso, mi salverà o mi dannerà per sempre. Chiedo perdono.

Le parti in inglese sono tratte da "All apologies" by Kurt Cobain
L'immagine è di Virginia Fagini " L’uomo nella spirale" (1969, linografia)

6 commenti:

Cielodiluglio ha detto...

Nessuno mai sa se le sue scelte lo portano alla dannazione o alla salvezza.
Se lo sapessimo, però, sai che noia mortale la vita??
;)
Ti abbraccio forte forte.

riri ha detto...

Ciao Daniel, penso che qualche dubbio venga un pò a tutti noi, ma tu sei un artista: è così, c'è qualcosa in più in te e nel tuo avvolgerti e fonderti con la musica è passione pura..a volte può far paura, svuotare, ma quando ti riempie l'anima, tu riemergi e sei sempre tu..
sai Daniel, la tua giovane età fa di te una persona da seguire con tenerezza, ma non è così sempre, io leggo qui e trovo (anche se ho molti anni più di te)..un conforto,
l'uomo aspira alla perfezione, come una macchina, un robot e perde molto nel suo percorso...
tu sei speciale proprio perchè sei così:-)

Fly ha detto...

“Eppure la luce
ancora respira
tra sensi spezzati
e voci sottili”
Commento con le tue splendide parole che sanno di una verità profonda ed inconfutabile
E’ la fede nella vita “ vera” che illumina ogni esperienza umana.. anche la più misera… anche la fragilità… e ne da un senso..
Tu non sei la fragilità… ma la luce…
Anch’io sono qui a prendere conforto, forza, saggezza e luce… da ciò che nei momenti di sconforto vedi come debolezza e dall’autenticità delle tue parole…
Grazie per la tua umanità e fede grande….
Ti abbraccio forte…
Fly

Daniel ha detto...

Per Cielo
Hai una sensibilità acuta e intelligente. Vediamola così allora: l'incertezza sulla possibilità o meno di dannarci, elimina la noia!
ti abbraccio

Per Riri
Il tuo modo di esprimerti quasi materno mi colpisce anche più del solito. Artista? non so se lo sono o no. Per me è una parola con un valore immenso. Vorrei esserlo. Ma ne ho paura, per tutto ciò che esso comporta. Ma non credo di esserne degno!
grazie sempre

Per Fly
Mia cara, sai sempre vedere l'altro lato. Nella luce il buio. Nella fragilità la forza. Sai che questo è indice di grande consapevolezza?
Un abbraccio forte

dimensionex ha detto...

un poeta è sempre un essere maledetto inconsapevole di ciò che si muove e gira intorno a se......beatificato poi dai posteri!!!
un rifugio è sempre un luogo dove esprimere la parte più oscura di se stessi in totale libertà e ben venga se il mondo gira fuori e noi chiusi. siamo noi la vera complessità, quella che poi raccontiamo ed è sempre singolare rispetto alla massa
1 saluto affettuoso.

Daniel ha detto...

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Hia espresso perfettamente il concetto di rifugio: che sia un luogo o un insieme di note, è sempre dove si può esprimere davvero la parte più vera / umana / oscura di sè. Senza paura.
Grazie
un abbraccio
Daniel