domenica 29 novembre 2009

Paolo Nutini, 27 novembre 2009, Firenze - Teatro Sashall



Firenze rimane per me un luogo speciale. Pur se piena di ricordi inevitabilmente dolorosi, sa trasmettermi una sorta di vitalità interiore, un respiro che non mi dà nessun altro luogo in Italia. E non potevo mancare di andare ad ammirarla dalla Terrazza Michelangelo, prima del concerto: l’emozione non manca mai nell’osservare questo immenso monumento sotto un cielo squarciato dalle nuvole e dal sole.. specialmente dopo settimane di nebbia padana in cui il cielo è sparito completamente. Detto ciò, vengo subito alla musica! Il concerto di Paolo Nutini è stato una bella festa. Lui è l’enfant prodige del soul – pop britannico: a soli 22 anni ha una voce graffiante e rauca, dolce ma spigolosa, insomma perfetta. E poi sembra nato per stare sul palco: è a suo agio in maniera quasi imbarazzante e sorride continuamente al pubblico come a dire che è bello essere giovani, attraenti e straordinariamente talentuosi come lui! E devo ammettere che sa trasmettere buon umore con la sua voce davvero accattivante e il suono così eterogeneo e solare della band. Ha aperto con “10/10”, il primo singolo del nuovo album “Sunny side up” e chiuso col famoso singolo dal primo album “Last Request” e in mezzo ci sono stati momenti da ballare, quasi come a una festa sulla spiaggia, e momenti introspettivi e dolci, da lacrima sul viso. Tra i pezzi che amo di più: “These streets” e “Tricks of the trade” splendidamente eseguite solo chitarra e voce. Poi la simpatica “New Shoes” diventata l’inno degli adolescente spensierati! E ancora “Candy”, un pezzo d’amore così leggero da far sorridere il cuore. E “Coming up easy” con il pubblico che cantava assieme a lui la frase finale “..it was in love I was created and in love is how I hope I die!”. Trai suoi pezzi ci ha sorpreso con una performance quasi a cappella di “Caruso”: da brividi! Perché sì, Paolo ha origini italiane, per la precisione proprio toscane (provincia di Lucca), ma è nato e cresciuto in Scozia. E in italiano è riuscito a dire quasi solo “buonasera Firenze!”. Ma noi gli perdoniamo questa mancanza, vero? Se non si brucerà troppo presto Paolo saprà regalarci tante sorprese in futuro! Ne sono certo. This is just the beginning of the story.

6 commenti:

riri ha detto...

solo un sorriso:-)

Cielodiluglio ha detto...

Concertista ciao!
:)
io purtroppo non sono riuscita ad entrare al concerto dei depeche giovedì scorso..
colpa mia, mi sono affidata troppo alla sorte..
tu come stai?

Daniel ha detto...

Per Riri
Cosa volere di più di un sorriso? Cosa c'è, in fondo, di più bello??

Per Cielo
Cara, eri a Torino dai Depeche? Mi hanno detto che è stato un gran concerto!! Io insomma.. tu..?
baciooo

Cielodiluglio ha detto...

si si, ero a Torino a fare la fila fuori al pala isozaki.. hanno aperto il botteghino mezz'ora dopo l'inizio del concerto per dar via a 42 euro i biglietti in secondo anello non numerato..
ormai non era più il caso, a concerto quasi a metà.. sono stata stupida, mi avevano promesso dei biglietti che all'ultimo non sono arrivati, e così son rimasta fregata..
non credo ricapiterà facilmente ch'io possa vedere i depeche.. almeno non fintanto che sarò confinata su questa zattera.. un po' (tanto) mi rode, ma pazienza..

per il resto sto benone.. :)

isottalamora ha detto...

lo adoro...ma ultimamente non ho il mood giusto per i concerti :/

Leggo molta tristezza...il post precedente mi ha incuriosito. Ma tentiamo di non bruciarci...is just the beginning...voglio pensare che questo valga per ogni singolo giorno..

Un bacio

Daniel ha detto...

Per Cielo
Non va bene cara. Spero ci saranno altre occasioni.. anche io voglio vederli! Ma non ce la potevo fare... questa settimana avevo già Nutini e i Placebo! Ho dei limiti umani (e finanziari!).
L'importante è che tu stia benone!

Per Isotta
Peccato tu non sia venuta, è stata un concerto molto carino.
E' così: bisognerebbe sempre dirsi: it is just the beginning!
kiss