giovedì 8 dicembre 2011

Full of woe
















Forse una delle ultime sere fra queste quattro mura foderate di libri polverosi e pagine scritte. Quanta vita è passata in questa manciata di metri quadrati, quanta della mia vita. Quante note e quante parole. Quanto dolore. E forse è il riemergere di questo dolore che stasera mi fa sentire così vicino a questo luogo. Come fosse un organo del mio corpo di cui non posso fare a meno. Ogni volta che precipito. Come stasera. Le solite frasi dette dalle solite persone. Le stesse che dovrebbero amarmi come nessun altro al mondo e che invece continuano a ferirmi in modo interminabile. E terribilmente inconsapevole. Accecate forse dalla superbia e dal disprezzo verso chi vorrebbero vedere uguale a se stesse. Ma che vedono così immensamente diverso. E così qui di nuovo cerco di affogare i pensieri mediocri che galleggiano sulla superficie della mia anima stanca. Sono ancora quel ragazzino adolescente immerso nel buio e nella musica? Non ho davvero imparato nulla in tutto questo tempo? Sono sempre allo stesso punto? Ci sono cose a cui non ci si abitua mai. Che non siamo in grado di imparare. Ci sono ferite che non guariscono mai. Possono soltanto essere riempite di sale dalle stesse mani di sempre. Il sonnifero scivola dolciastro nella gola. E pian piano mi toglie la consapevolezza del fallimento perenne dei miei giorni, della incapacità di cambiare davvero e di debellare i miei demoni. Vorrei fuggire lontano. In fondo è l’unica cosa che ho sempre desiderato. “I'll go to London there's a mate of mine I know she'll give me a place full of woe and further to go”.

Le parti in inglese sono tratte da “The Chalet line” by Belle and Sebastian

5 commenti:

Fly ha detto...

Fuggire è quasi troppo facile...
La forza sta nell'imparare a stare con ciò che c'è, a volte anche nel dolore, anzichè allontanarsi.
Imparare a stare per imparare cosa mi sta insegnando veramente
Solo così potremo capire perchè abbiamo scelto questa vita...
E' il nostro rebus da risolvere..
La tenatazione della fuga non è mai stata così grande come ora..
e non so neppure se resto solo per codardia anzichè farne un'opportunità di crescita...
Abbiamo bisogno di tanto coraggio... ed è importante che ce lo ricordiamo a vicenda...
Grazie per esserci!!
Fly

Daniel ha detto...

Per Fly
Sai cara... convivere con certe cose non è facile.. ma nemmeno scappare...
grazie a te.
Un abbraccio forte
D

Anonimo ha detto...

Si dice che fuggire non serva a nulla, anche se secondo me non è proprio così...a volte serve per meditare e guarire seppur momentaneamente le ferite della propria anima....Forse ho capito chi siano le persone di cui parli, dovrebbero essere orgogliosi invece...mi dispiace....Dai, anche a te fra poco spetta una nuova vita, per lo meno una nuova pagina della tua vita?

Un abbraccio
Elyse

Daniel ha detto...

Per Elyse
Mia cara, grazie per il tuo passaggio qui. Credo che anche la fuga abbia un suo valore, anche se, come dici tu, solo temporaneo. La famiglia è sempre un arma a doppio taglio! Spero tu stia bene nel tuo nuovo nido! Un abbraccio. D

Anonimo ha detto...

Sto molto meglio nel mio nuovo nido ;-)
Dai che a te mancherà poco, no?
Ho ascoltato "The Chalet Line" ed è molto triste......io conoscevo soltanto "A Summer Wasting" che, tra l'altro è la mia colonna sonora di quest'estate...sono bravi i Belle & Sebatian!

Bacio

Elyse